Botta e risposta tra il candidato alle primarie del centrodestra Massimo Desiati e il presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte. Tema del contendere, la situazione sulla collina di Montevecchio.
“Sciatteria. È il sostantivo più appropriato – scrive infatti Desiati – per definire ciò che ha contraddistinto l’iter con cui il Comune di Vasto ha opposto il proprio diniego all’installazione di una nuova antenna di telefonia su Montevecchio. Suona, infatti, come fosse una implicita autorizzazione alla installazione un diniego presentato in ritardo che, di fatto, non può che essere interpretato come un silenzio-assenso ed è per questo che il TAR di Pescara ha respinto il ricorso con cui il Comune di Vasto ha tentato, forse con un atteggiamento di facciata e solo molto tardivamente, di evitare il traliccio”.
Per Desiati, quindi, “si staglierà sui profili di Montevecchio una nuova antenna telefonica, con buona pace degli operatori turistici e dei residenti che pur si erano opposti fortemente per evitare invasioni elettromagnetiche sul territorio ed un impatto paesaggistico in una zona da sempre ritenuta tra le più belle della città. Non per una ragione riconosciuta come tale si erigerà l’antenna ma per pura sciatteria dell’amministrazione comunale”.
“Questo ultimo caso – aggiunge Desiati – fa il paio con un’altra ‘perla’ che mostra la scarsa attenzione riservata alle procedure amministrative comunali, altro che trasparenza! Infatti, nei giorni scorsi, abbiamo verificato come, nel periodo ricompreso tra l’01.08.2015 ed il 13.01.2016, un Dirigente comunale precedentemente incaricato, ad interim, a svolgere le funzioni di altro Dirigente temporaneamente sospeso dall’incarico, non si sia visto riconfermato, con Decreto sindacale, il potere di firma in materia di Amministrazione e Finanza, Tributi, Personale, Provveditorato/Economato, Patrimonio e Demanio. Questo grave vuoto di potere ha posto tutti gli atti compiuti in ordine a dette materie nelle condizioni di ‘annullabilità’ per ‘incompetenza impropria’ del Dirigente al quale, per sciatteria appunto, l’amministrazione comunale aveva… dimenticato di rinnovare l’incarico ad interim. Situazione forse sanabile dal punto di vista formale, ma che certo denota la trascuratezza e la negligenza con cui la città viene amministrata. La macchina burocratica del nostro Comune va completamente rivista e riqualificata e sarà questo uno dei primi impegni della prossima amministrazione comunale!”.
A stretto giro di posta la replica di Giuseppe Forte: “Non era sciatteria del regime di centrodestra la distruzione della collina di Montevecchio allorquando veniva deciso di distruggerla con una immensa colata di cemento? Erano gli anni Novanta e l’Amministrazione Comunale di Vasto, guidata all’epoca dal sindaco Giuseppe Tagliente, con Massimo Desiati fedele guerriero, affidava a due tecnici umbri (Pieroni e Guerri) la stesura del Nuovo Piano Regolatore Generale della Città. Un PRG che ha devastato questa perla dell’Adriatico prevedendo colate di cemento ovunque, anche in luoghi di pregio come, per l’appunto, la collina di Montevecchio dove lo scempio, fino ad ora, è stato consumato solo in parte”.
“Infatti – sottolinea Forte – quel PRG, che nel tempo per motivi mai chiariti ha perso in calce la firma dei due progettisti umbri (sostituiti da altri), prevede altri pesantissimi interventi urbanistici che mettono a rischio la stabilità stessa del declivio. Una collina lungo la quale lussuose ville sono state camuffate come rimesse attrezzi agricoli e grandi piscine sono diventati acquari. La sciatteria di quella gestione della cosa pubblica trovò l’apice in località ‘La Canale’ dove su un pezzettino di terreno fu fatto edificare un complesso residenziale che non dispone nemmeno della rete fognaria. Ma dimenticavo di dire che quei terreni erano di proprietà di ‘quattro amici’ che, all’epoca, assicuravano un buon sostegno elettorale”.