Ore febbrili nel Pd di Vasto. Prende corpo la candidatura di Maria Amato alle primarie con cui il centrosinistra farà scegliere ai cittadini il candidato sindaco.
A chiederle di scendere in campo è il segretario regionale del Partito democratico, Marco Rapino: “Il centrosinistra è al governo di Vasto da 10 anni, in questo periodo ha provveduto a sostenere e realizzare cambiamenti storici e noi non vogliamo interrompere questa stagione di buon governo. Per i primi giorni del mese di marzo abbiamo indetto le primarie, un momento di confronto ma anche e soprattutto un momento di entusiasmo e partecipazione per tutto il nostro partito. In occasione di questo appuntamento, ho chiesto all’onorevole del Pd Maria Amato di partecipare come candidato alle primarie. Tutti conosciamo Maria, le sue qualità sia come professionista, sia come politico e l’importante lavoro che sta svolgendo come parlamentare del Pd. Sono sicuro che la sua partecipazione alle primarie sarebbe importante per la città”, afferma Rapino, secondo cui “anche in questa città la proposta del nostro partito deve essere una proposta di alto profilo in tutti i sensi: capacità e giusto senso della politica” .
Al momento, in campo c’è solo Francesco Menna, che da tre settimane ha annunciato al direttivo del suo partito che lui ci sarà.
Colloquio col capogruppo – Contattata da Zonalocale.it, Maria Amato risponde dicendo che scioglierà la riserva entro 24 ore ma, prima di decidere, vuole parlarne al capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato.
Il tempo stringe – Entro il weekend chi ha l’ambizione di diventare sindaco dovrà battere un colpo. Anche perché nel centrodestra la griglia degli aspiranti alla nomination si va riempiendo e, al di fuori degli schieramenti tradizionali, è già noto chi correrà per lo scranno più alto del municipio: in ordine cronologico di discesa nell’agone politico, Angela Pennetta (Viva Vasto, Forza Vasto!), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro) e Ludovica Cieri (Movimento 5 Stelle).
Per la prima volta da dieci anni a questa parte, il centrosinistra è in ritardo rispetto agli avversari nelle scelte elettorali.
Alternative– Se la Amato dovesse dire di no, le alternative sarebbero tre. Domenico Molino si prende tutto il tempo disponibile. Cinque anni fa, si ritirò dalle primarie all’ultimo giorno. Stavolta fa il contrario: non ufficializza la candidatura e poi, se ce ne saranno le condizioni, la presenterà in zona Cesarini. Strategia comune ad altri due potenziali competitor.
Sel deve decidere se sostenere una propria candidatura autonoma alle primarie, oppure convergere su Francesco Menna. Nel primo caso, la scelta ricadrebbe su Paola Cianci, che si è detta disponibile a rappresentare l’ala sinistra della coalizione.
Non conferma, ma neanche smentisce Luigi Marcello, assessore comunale ai Servizi, il suo attivismo di questi giorni: sta raccogliendo le firme per un’eventuale candidatura. Come gli altri, deciderà all’ultimo. Ma il tempo stringe. Mancano tre giorni. E l’indecisione regna sovrana.