Domenica 31 gennaio si è tenuta la seconda giornata dell’Open Day dell’Istituto Tecnico Economico “G. Spataro” di Gissi. La scuola ha presentato la propria offerta formativa; genitori e alunni hanno visitato la struttura, le aule, i laboratori e hanno ottenuto informazioni sull’organizzazione, sulle attività didattiche, sulle finalità formative ed educative dell’Istituto.
Nell’aula magna si è tenuta la consegna dei diplomi agli ex alunni della classe quinta dell’anno scolastico 2014/2015 e, a seguire, la cerimonia di consegna delle Borse di studio da parte dell’amministrazione comunale agli studenti più meritevoli della classe terza della Scuola Secondaria di Primo grado e della classe quinta della Scuola Secondaria di Secondo grado.
La dirigente scolastica, Aida Marrone, ha sottolineato che la scuola ha anche il compito di insegnare a vivere, di permettere a ciascuno di sviluppare al meglio la propria individualità e il legame con gli altri, ma anche di prepararsi ad affrontare le molteplici incertezze e difficoltà della vita.
La prof.ssa Patrizia Marcovecchio ha salutato i suoi ex alunni e ha ricordato i momenti più significativi del percorso di vita scolastica trascorso evidenziando l’importanza della trasmissione dei saperi e dei valori da parte della scuola: “Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma è la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, i posti che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli esseri”.
Il sindaco Agostino Chieffo ha apprezzato l’impegno nello studio finalizzato ad acquisire conoscenze e competenze per dare risposte concrete ai bisogni specifici, sempre più impellenti del mondo lavorativo. Carlo Gaspari, infine, in qualità di vicesindaco ha riferito che da parte dell’amministrazione “forte è l’interesse a promuovere e incentivare attività rivolte alla diffusione della cultura”.
“In tempi di esasperato materialismo, di sfrenato individualismo, di illimitate paure, di insicurezza dilagante per conflitti armati un tempo lontani (…) come rispondere? A cosa educare? Se educere è trarre fuori, far emergere la parte migliore di ciascuno di noi, allora stimoliamo l’amore a 360 gradi, l’amore per la vita, per la bellezza, per la Cultura”.
A conclusione, un momento musicale con il gruppo corale Warm Up, diretto dal collega Sandro Bronzo.