A San Salvo imprenditori e amministrazione comunale discutono sull’opportunità di lasciare l’Arap (che ha assorbito il Consorzio industriale). Come evidenziato più volte anche in passato [LEGGI], la zona industriale di Piana Sant’Angelo accusa diverse carenze accentuatesi dopo la nascita dell’ente. Alcuni servizi vengono pagati dagli industriali due volte, al Comune e all’Arap come quota condominiale; caso limite è stato quello dell’illuminazione ripristinata solo qualche giorno fa dopo le pressanti sollecitazioni del Comune.
La scorsa settimana il sindaco Tiziana Magnacca, l’assessore Oliviero Faienza e il consigliere provinciale Tonino Marcello hanno incontrato imprenditori e artigiani. “Il coro dei numerosi intervenuti – spiega il Comune – è stato unanime nell’evidenziare le troppe incompiute, che oramai da troppi anni, caratterizzano l’azione dell’Arap oggi e del Coasiv ieri: mancanza di manutenzione delle strade, la carenza di illuminazione, la totale assenza di cura del verde, che rende due entità distinte la Città di San Salvo e l’area produttiva di Piana Sant’Angelo. Queste le cose che appaiono a prima vista, mentre ancora più gravi, sebbene meno visibili, sono state le denunce che abbiamo raccolto dal mondo dell’impresa circa gli ostacoli, le lungaggini e gli aggravi burocratici riscontrati nel momento in cui si entra in contatto con l’Arap”.
Al centro delle critiche più accese ci sono proprio gli “oneri condominiali”: vengono pagati, ma in cambio i servizi latitano. Così come latitano la rivisitazione della pianificazione urbanistica della zona ormai fuori dal tempo e gli investimenti (gli ultimi risalgono a 20 anni fa).
“Questa situazione dura da troppo tempo – afferma il sindaco – e non aiuta le aziende in un momento già così difficile. Abbiamo la responsabilità di rappresentare il secondo polo industriale della regione Abruzzo e queste lacune non possono più essere tollerate come un fatto normale. È bene che arrivino scelte e decisioni in questo senso all’interno di un sistema istituzionale in cui gli enti locali sono rimasti da soli anche rispetto a un governo centrale che continua a incamerare interamente l’Imu dei capannoni, quando tutti si aspettavano la detassazione degli imbullonati. Lavoreremo insieme alle aziende e alle associazioni di categoria per individuare la soluzione più congeniale per trovare una via di uscita da una situazione di stallo che sta fortemente pregiudicando la nostra comunità produttiva e la nostra città. Il consigliere Marcello e l’assessore Faienza hanno raccolto l’invito di molti di coloro che chiedono una via di uscita dal Consorzio o l’abolizione dell’attuale Arap“.
Sul tema si erano già registrati diversi interventi. Tra questi c’è il campanello d’allarme suonato da Agostino Monteferrante (Pd) che ricorda come un’eventuale uscita significherebbe per San Salvo la perdita del patrimonio già “versato” all’Arap [LEGGI].