Anno nuovo, urne socchiuse in nove comuni del Vastese con l’opzione per il decimo. Oltre a Vasto, dove da tempo il quadro si sta delineando (ieri c’è stata la scelta del candidato di Forza Italia alle primarie del centrodestra, LEGGI) saranno chiamati per il rinnovo del consiglio comunale i cittadini di Carunchio, Casalanguida, Casalbordino, Dogliola, Fraine, Lentella, Scerni e Tufillo; in Abruzzo in totale sono 69 le amministrazioni in scadenza.
A questi si potrebbe aggiungere Celenza sul Trigno. È di ieri la notizia dell’aggravamento della crisi amministrativa che sta coinvolgendo il comune guidato da Andrea Venosini finito in minoranza dopo le dimissioni in blocco di quattro consiglieri [LEGGI]. Irrealistico pensare a un uomo solo al comando fino alla naturale scadenza del mandato nella primavera 2017. La dead line potrebbe essere la votazione del bilancio consuntivo nei prossimi due mesi.
INDISCREZIONI E CONFERME – Occhi puntati sicuramente sul centro più grande dopo Vasto, Casalbordino. Remo Bello non può ricandidarsi, al suo posto la lista afferente al Pd dovrebbe essere guidata dall’attuale assessore e consigliere provinciale Antinoro Piscicelli. A questa di contrapporrà, per ora, la lista Il Sole guidata da Alessandro Santoro [LEGGI] impegnato anche nello sport con la locale società calcistica.
Cercherà la riconferma (e probabilmente la troverà senza troppa fatica) Gianfranco D’Isabella, sindaco di Carunchio al primo mandato. Aveva già annunciato la sua ricandidatura nella nostra intervista [LEGGI] e se le cose resteranno come cinque anni fa, il secondo mandato non dovrebbe essere utopia. Nel 2011, infatti, non si presentò nessuna lista di opposizione; bisognerà vedere se gli scontenti in questi anni sono riusciti a convergere in una formazione in grado di correre.
Alla ricerca della continuità c’è anche Rocco D’Adamio, sindaco di Dogliola di centrosinistra. Ben diversa però qui la situazione. Il bilancio è passato non senza fatica evidenziando qualche crepa anche all’interno della maggioranza. Il quadro non è ancora delineato, ma molto dipenderà dalle mosse dei “big” della maggioranza; uno su tutti l’ex primo cittadino Giovanni Giammichele che può contare su un buon pacchetto di voti.
Discorso simile a Fraine, che nel 2011 fu protagonista di un clamoroso pareggio tra le due liste contrapposte. Probabile che Vincenzina Di Iorio cerchi la riconferma, ma dietro l’angolo c’è sempre l’importante ombra del vice (e già sindaco) Giandomenico Finamore; da valutare, poi, le intenzioni dell’opposizione che sfiorò il colpaccio.
A Scerni si è portato avanti l’avvocato Corrado Squadrone che già nel maggio 2015 ha annunciato a zonalocale.tv la propria candidatura allo scranno più alto del municipio [IL VIDEO] con tanto di punti principali del programma amministrativo.
Le indiscrezioni raccontano inoltre della presenza in rampa di lancio dell’assessore Daniele Carlucci per dare continuità alla maggioranza di centrodestra. La terza lista, poi, uscirà dalla locale sezione del Partito Democratico che non ha ancora individuato un “papabile”.
In via di definizione la situazione di Casalanguida, dove l’attuale maggioranza di Andrea Ricotta cerca la continuità. Le urne di cinque anni fa gli regalarono una vittoria sul filo di lana per cinque voti di scarto, ma le voci di corridoio parlano di un fronte d’opposizione non più così largo.
L’ultima legge elettorale che ha esteso a tre i mandati consecutivi nei comuni fino a 3mila abitanti regala qualche spunto in più a Tufillo e Lentella, entrambe governate dal centrosinistra.
Marco Monaco, primo cittadino tufillese, nella nostra intervista confessò indecisione sul da farsi [LEGGI], ma sembrerebbe dirigersi verso la terza sindacatura. Gli ostacoli potrebbero arrivare anche da elementi all’interno della stessa maggioranza e dello stesso bacino elettorale intenzionati a correre da soli.
A Lentella il Partito Democratico (solitamente unico comune dell’entroterra dove il Pd si presenta con il proprio simbolo ufficiale e non dietro una lista civica) di candidabili ne ha fin troppi. Innanzitutto Carlo Moro che potrebbe estendere a tre i propri mandati. Per un eventuale rinnovamento c’è solo da pescare nel “vivaio” della giunta e della locale sezione; tra i “pezzi forti” sui quali il partito potrebbe contare ci sono il vicesindaco Marco Mancini e l’assessore e vicesegretario provinciale Pd Gianni Cordisco. Dall’altra parte gli attuali tre membri dell’opposizione non sembrano intenzionati a una nuova corsa, ma non manca una certa vivacità anche se scalfire il predominio del centrosinistra è difficile senza l’aiuto di qualche illustre dissidente.