Assoluzione perchè il fatto non sussiste. Questo l’esito del giudizio immediato a carico di G. N., professionista vastese che il 30 ottobre 2013 è finito ai domiciliari con l’accusa di aver compiuto abusi sessuali, continuati ed aggravati, su una trentenne di Vasto affetta da disabilità mentale. Ad emettere la sentenza, dopo un’ora di Camera di Consiglio, il collegio giudicante del tribunale di Vasto, formato dal presidente Bruno Giangiacomo e dai giudici a latere Italo Radoccia e Fabrizio Pasquale.
L’accusa aveva chiesto la condanna a 6 anni e mezzo.
Soddisfatti gli avvocati Rosario Di Giacomo e Marco Sciascio che hanno assistito il professionista vastese: “Il verdetto, che giunge all’esito di una corposa istruttoria dibattimentale caratterizzata anche da complesse perizie psichiatriche, rende giustizia ad un uomo onesto, della cui innocenza non abbiamo mai avuto modo di dubitare, sin dalla lettura dei primi atti di indagine. Significativo è stato anche l’apporto dei nostri consulenti di comprovata fama nazionale, ossia del dottor Sergio Isacco e del professor Renato Ariatti, noto alle cronache per aver periziato, tra gli altri, Annamaria Franzoni e Bernardo Provenzano. Questa esperienza ha profondamente segnato il nostro assistito che è stato ingiustamente attinto da misura cautelare ed indegnamente dipinto dagli organi di stampa come un violentatore. Oggi il tribunale gli ha reso giustizia, restituendogli quell’onorabilità, infondatamente adombrata. G.N. è molto provato; intende riappropriarsi della serenità perduta che gli ha causato anche problemi di salute, e sta valutando, tra l’altro, di scrivere un libro su questa incredibile esperienza”.