“A nostro avviso, non vi è rispetto né delle parti, né degli impegni presi e sottoscritti”. E’ dura la presa di posizione di Cisl Fp e Uil Fpl in merito alla situazione che stanno vivendo i lavoratori della Fondazione Mileno di Vasto Marina, che ormai da 16 mesi ricevono stipendi a singhiozzo e in ritardo.
Donato Tricase, Domenico Fecondo e Camillo Di Felice ricordano che “i sindacati hanno avuto, insieme ai dipendenti, grande senso di responsabilità, impegno, abnegazione, attaccamento all’azienda; hanno messo in atto iniziative per ricomporre dialoghi ormai interrotti, questue fatte nei confronti delle varie Asrem”, l’azienda sanitaria regionale del Molise, “e Asl del territorio regionale ed extraregionale. Nonostante tutto ciò”, si legge in un comunicato dei tre rappresentanti sindacali, “ci si vede costretti a informare lavoratori, opinione pubblica e altri enti preposti” in merito agli “scambi epistolari avuti con l’azienda attraverso la comunicazione del netto rifiuto di acconti sugli stipendi, stabiliti con insindacabile e autoritaria decisione, senza nessun confronto con le sigle sindacali, che già in precedenza avevano rigettato questo modus operandi, che svaluta e penalizza ancora di più il valore dello stesso stipendio erogato con notevole ritardo”.
Cgil, lettera alla Befana – “I delegati della Fp Cgil, Venanzio Tilli e Daniele Leone (non riconosciuti dall’amministrazione della Fondazione Padre Alberto Mileno perchè la Fp Cgil non è firmataria del contratto nazionale di lavoro), dopo aver scritto una lettera a Babbo Natale e allestito fuori dalla struttura un albero di Natale, addobbato con le bollette da pagare, hanno deciso questa volta di scrivere una lettera alla Befana e mettere vicino all’albero allestito fuori dalla Fondazione Padre Alberto Mileno una vecchia scopa, un sacco per i regali, della cenere e del carbone”. Lo hanno annunciato alla vigilia dell’Epifania Tilli e Leone.
“Certo – ci dicono i delegati della Fp Cgil – da soli gli stipendi arretrati non bastano a renderci felici; la Befana dovrebbe regalarci anche la sicurezza dei livelli occupazionali, il mantenimento del contratto di categoria, oggi messo a rischio dal fantasma della riconversione, ma soprattutto dovrebbe eliminare il ticket sulle prestazioni della riabilitazione”.
Poi la richiesta provocatoria: “Metti nelle calze dei politici regionali del Molise e dell’Abruzzo, degli amministratori della Fondazione e dei dirigenti dell’Asrem e delle Asl di Chieti, L’Aquila, Foggia e Bari, una copia delle nostre bollette di luce, telefono, acqua, metano, Tarsu, Imu, mutuo, bollo dell’auto, affinché possano comprendere quali sono le reali difficoltà che quotidianamente vivono sulla propria pelle i lavoratori e le famiglie, soprattutto quelle monoreddito.
Cara Befana, se puoi abbiamo un’ultima richiesta da farti come delegati della Fp Cgil: ti chiediamo un incontro urgente con il presidente D’Alfonso per discutere del futuro, perchè abbiamo paura che il nostro territorio del Vastese possa essere penalizzato in campo sanitario e possa diventare il Sud d’Abruzzo”.