Torna il tradizionale appuntamento di fine anno presso la chiesa di Santa Maria Maggiore che, come di consueto, sarà la cornice di una suggestiva celebrazione di fine anno. Come spiega Lino Spadaccini su NoiVastesi, infatti, è prevista “la solenne celebrazione con i 365 rintocchi della campana grande, la prèdeche de Fabbrezije ed il suggestivo canto del Te Deum, in ringraziamento al Signore per l’anno appena trascorso”.
“Questa funzione, – spiega Spadaccini – in origine consisteva in un solenne Te Deum di ringraziamento, cantato da tutto il popolo, per il felice ritorno nei suoi feudi del marchese Don Cesare Michelangelo d’Avalos, avvenuto nel 1707, dopo sette anni di esilio passati a Vienna. Solo successivamente, alla cerimonia venne aggiunta la cosiddetta prèdeche de Fabbrezije (o Brabbizie), dal nome di un tal Giovanni Barbisio, un cittadino lombardo che per ragioni di lavoro si era trasferito a Vasto. […] Così ancora oggi, la solenne celebrazione che si svolge la sera del 31 dicembre, è essenzialmente divisa in quattro parti: la Santa Messa (in forma piuttosto breve ed essenziale), l’esposizione del Santissimo Sacramento nel bellissimo ostensorio cinquecentesco, la lunga predica del parroco, ed ancora le litanie lauretane ed a seguire il canto di ringraziamento, il Te Deum, cantato a gran voce dal coro e da tutti i fedeli: Te Deum laudamus, te Dominum confitemur. Te aeternum Patrem, Omnis terra veneratur … (Noi ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, tutta la terra ti adora)”.