Sorrisi, sorpassi, gioie, podi, rimpianti, coraggio, dolore (alla spalla), cuore, cervello. Il tutto a tinte rosse e tricolori. Un 2015 che si chiude decisamente con il segno più per Andrea Iannone. Prima stagione nel box ufficiale Ducati, prima gara dell’anno in Qatar e primo podio (LEGGI). Era il 29 marzo quando, sul circuito di Losail, Ian29 piazzava il suo primo colpo della stagione, tagliando il traguardo terzo alle spalle di Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. Gara dopo gara il motomondiale ha imparato a conoscere un pilota sul cui talento ormai c’erano ben pochi dubbi ma che ha saputo trasformare l’esuberanza in sella (che negli anni passati lo aveva portato più di una volta a terra) in una incredibile capacità di gestire se stesso e la sua Desmosedici.
Tra gli acuti della stagione c’è senza dubbio il Gran Premio del Mugello. Il 30 maggio si presenta in pista per le qualifiche per una spalla dolorante dopo la caduta rimediata nei test proprio su quella pista. Ma di fronte al pubblico di casa non poteva certamente deludere. Messo da parte il dolore, conquista la pole position (LEGGI) e poi si piazza al secondo posto (LEGGI), infilandosi tra Lorenzo e Rossi che poi sarebbero stati i duellanti per il titolo mondiale. Un podio da ricordare, con il tripudio dei tifosi del Fan Club arrivati in gran numero a sostenerlo.
Una costanza martellante, con la terza piazza nella classifica iridata rimasta a lungo nelle sue mani, grazie a tante gare di sostanza anche quando le condizioni fisiche (complice un altro infortunio alla spalla già dolorante) o della sua Ducati, non gli hanno permesso di lottare con i primi. Il rammarico della stagione sono i due ritiri, in Giappone e Malesia, quando la sua Desmosedici lo ha tradito. Ma tra questi due zero in classifica c’è la gara-capolavoro di Phillip Island, con lo “scontro” con un gabbiano che rompe la carena della sua moto al secondo giro. Gara finita? Neanche per sogno. Iannone tira fuori la sua caparbietà, tanti i sorpassi fino all’ultimo, quello su Rossi, che lo fa salire di nuovo sul podio [LEGGI].
E poi il finale di stagione, quando, nel duello mondiale tra Rossi e Lorenzo (che ha visto la vittoria dello spagnolo),è stato tirato in ballo in più occasioni. Lui ha saputo gestire la situazione con estrema diplomazia e lealtà sportiva, pur non negando la sua amicizia e preferenza per Valentino. La caduta di Valencia, nell’ultima gara stagionale, è forse l’unico neo di un anno straordinario, che lo ha visto chiudere al 5° posto nella classifica mondiale e con una Ducati che punta sempre più su di lui per tornare a conquistare un titolo iridato. Un 2015 che lo ha visto imporsi anche come personaggio mediatico e in cui non è mancato il sostegno dei suoi tifosi sparsi per il mondo. A fine stagione anche l’omaggio della città di Vasto: nella rotatoria di piazza Verdi campeggia ancora il totem a lui dedicato [GUARDA] e per cui Iannone ha voluto ringraziare i suoi concittadini [LEGGI].
Va in archivio un anno da ricordare e ne arriva uno da vivere da assoluto protagonista. Scongiurata l’ipotesi dell’intervento chirurgico alla spalla (che avrebbe previsto lunghi tempi di recupero) c’è da lavorare per arrivare pronti ai primi test della stagione. La Ducati, alle prese con lo sviluppo della Desmosedici, ha tutta l’intenzione di consegnare ai suoi piloti una moto che li possa far lottare sempre nelle posizioni di vertice. Il 20 marzo partirà dal Qatar la stagione 2016. Con l’auspicio, anzi, diciamo pure la certezza, che sarà ancor più bella di quella andata in archivio.