E’ campagna elettorale anche a Natale. E anche in dialetto vastese. “Lu Uaste sà zuffunnate. La nostra città non era ridotta così male prima che arrivasse il centrosinistra. L’avema ribbuvà. Dobbiamo farla risorgere. Buon 2016”. Una prima frase in vernacolo seguita da una libera traduzione dal chiaro contenuto politico. Poi una seconda espressione dialettale col relativo significato in italiano.
E’ un singolare manifesto di auguri, quello fatto affiggere in questi giorni in città da Unione per Vasto, il movimento politico fondato a ottobre da Giuseppe Tagliente, ex sindaco di Vasto ed ex presidente del Consiglio regionale.
All’interno dei due schieramenti politici tradizionali tutto è congelato fino al nuovo anno. Da settimane non si registrano novità concrete riguardo alle primarie: nel centrodestra è in campo solo la candidatura di Massimo Desiati, ma è convocata per il 28 dicembre, alle 11, nella sala conferenze della Società operaia di mutuo soccorso, una conferenza stampa nella quale dovrebbe essere ufficializzato il regolamento; nel centrosinistra, dopo il ritiro di Bucciarelli a causa dele note vicende giudiziarie, attualmente non ci sono candidati, anche se da tempo si vocifera di una probabile discesa in campo di Francesco Menna, capogruppo del Pd in Consiglio comunale, e di Paola Cianci, consigliere comunale della nuova sinistra che si sta costituendo in tutta Italia. Ma dal Pd filtrano indiscrezioni secondo cui non è da escludersi una candidatura di Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale, nel qual caso si riproporrebbe un derby tra i dem, come nel 2011, quando lo stesso Forte sfidò Luciano Lapenna.