Oggigiorno la vita è tutto un correre. Ma ogni tanto capita di sentire il desiderio di soffermarsi e di cercare nella memoria anche quella che è stata la propria vita adolescenziale, prima cioè che il vortice dell’esistenza prendesse il sopravvento: il lavoro, la famiglia, i figli, in alcuni casi i nipoti o la malattia, il tutto segnato da ritmi frenetici. Tanti sono gli anni che trascorrono, da perderne il conto.
Ogni tanto però riaffiora anche qualche domanda: la cara maestra sarà ancora viva? Cosa faranno i vecchi compagni di classe? Dove saranno? Si ricorderanno di me? Staranno bene?, Avranno famiglia, figli, nipoti? Qualcuno forse non ci sarà più? Non sono domande retoriche e nemmeno semplice nostalgia del passato: esse fanno parte di una visione della vita segnata da grandi valori umani, morali e sociali quali pilastri del vivere civile, attualmente -purtroppo- minacciati dai tanti Erodi odierni.
Una storia cominciata nel 1971, quando le caldaie delle scuole andavano ancora a carbone, quando le classi erano rigorosamente divise tra maschietti e femminucce, ed i maestri mettevano al primo posto la religione cattolica quale base della famiglia e del tessuto sociale, continua oggi, dopo ben 44 anni, in armonia e coerentemente con il sentimento di amicizia che fortemente si insegnò all’epoca.
Infatti, quasi allo scadere del 50° anno di età, in una sera di quasi inverno, gli amici della Prima elementare del Secondo Circolo Didattica Sezione C della scuola elementare Gabriele Rossetti (capitanati dall’organizzatore Pietro Zambianchi) si sono ritrovati – per una cena di festeggiamento – presso il ristorante “Da Peppe” in Via Laccetti in Vasto a ricordare i lontani anni delle elementari. Su 31 alunni ritrovati in rete, i presenti sono stati 21. Dopo qualche difficoltà a riconoscersi al momento dell’incontro, si sono riaffacciati alla mente i ricordi di un tempo così lontano, talvolta offuscati dalle vicende della vita. Così la serata è trascorsa in una gara a far riaffiorare ricordi ed aneddoti che alcuni credevano ormai persi, ma che subito tornavano in mente con i particolari che portavano a nuovi episodi.
E’ stato invitato anche Fra Nicola Galasso -grande amico di infanzia dei suddetti- il quale pur non potendo partecipare per i suoi molti impegni natalizi precedentemente assunti, ha dato comunque telefonicamente la sua preziosissima benedizione a tutti. Quindi, gli amici anno brindato -anche nel ricordo degli assenti- alla loro amicizia di infanzia, promettendosi in futuro di organizzare successivi incontri. Impossibilitati a partecipare per troppa lontananza sono stati i sigg. Gino Pollutri (residente in Canada, precisamente in Quèbec), Adriano Cianci (residente nel milanese e occupato in Egitto ad Abu Rudeis) e Riccardo Florio (residente a Sesto San Giovanni, sempre in provincia di Milano).
I vecchi compagni di scuola si sono lasciati in un clima di rinnovata amicizia, con l’impegno di trovarsi di nuovo.
Alla rimpatriata hanno partecipato: Pietro Zambianchi, Nicola Ruzzi, Armando Olindo, Maurizio Ricchiuti, Nicola D’Ortona, Carlo Pierabella, Gianfranco Ruzzi, Mauro Dottore, Domenico Piscicelli, Giuseppe La Palombara, Antonio Pracilio, Paolo Acquarola, Giuseppe Di Luzio, Sebastiano Luigi Stivaletta, Sergio Grano, Luciano Spatocco, Vincenzo Saraceni, Luciano D’Ermilio, Luigi Di Nanno, Mauro Stivaletta, Daniele Di Cecco.
riceviamo e pubblichiamo