“Indignazione e sconcerto hanno accompagnato l’aver appreso dalla stampa e dal web dell’iniziativa di Fratelli d’Italia in cui viene posta nel mirino l’accoglienza ai migranti, che nelle parole dei militanti di destra diventa favoritismo rispetto agli italiani, e si propone una sorta di ‘solidarietà a senso unico’, solo per alcuni”. Sono PeaceLink Abruzzo e l’associazione antimafie “Rita Atria” a criticare l’iniziativa dei giovani di centrodestra “Solidarietà Tricolore” (qui il servizio).
Per le associazioni, da Fdi-An dimenticano che “non sono i migranti ad aver avuto ruoli di governo, nazionale e regionale, nel recente passato. Ruoli con ben precise responsabilità sui destini e sulla situazione dell’Italia e dell’Abruzzo. La legge organica fu realizzata da un ministro leghista e da un ministro di AN, i ‘decreti sicurezza’ del 2009 e l’emergenza nordafrica del 2011 che in parte modificò l’organizzazione portava la firma di un ministro leghista di un governo sostenuto principalmente dal loro partito di appartenenza di allora, l’accordo internazionale di Dublino che impone ad un richiedente asilo di rimanere nel primo Stato europeo in cui arriva (e che è l’ostacolo alla compartecipazione di tutti gli Stati alla presenza dei migranti) fu firmato da un governo con un ministro degli Esteri di Alleanza Nazionale. Rispetto al ‘business dell’accoglienza’ che continuamente dicono di denunciare, è anche troppo facile ricordare che uno dei principali coinvolti nell’inchiesta Mafia Capitale è un loro ex sindaco, che il procuratore di Roma la definì ‘fasciomafia’, che il modello che prosperò con Carminati e la ‘terra di mezzo’ fu quello favorita dalle già menzionate leggi e da sempre criticata e avversata da chi con i migranti esprime solidarietà reale, quotidiana, umana. La stessa solidarietà espressa a lavoratori, studenti, disoccupati, senzatetto. Perché chi realizza solidarietà, carità umana non fa distinzioni di sorta e non considera nessun dramma e richiesta d’aiuto un ‘dolore a metà’, parafrasando De Andrè. Che le responsabilità politiche sono in capo anche a governi dell’attuale Pd non cambia le responsabilità della destra. L’una non annulla l’altra ma anzi la rafforza”.
“Leggiamo, poi, – proseguono dalle associazioni – parole sferzanti nei confronti di chi è seduto comodamente davanti ad un pc. Colui che rivolge ad altri queste parole ha forse vissuto e denunciato mai le condizioni di sfruttamento e invivibilità che si vivono in alcune fabbriche? Ha vissuto gli scioperi davanti gli stabilimenti e i presidi notte e giorno, anche al freddo e al gelo? Vive ogni notte accanto agli ultimi e agli emarginati di questa società? Sono saliti mai su tetti e gru? Sono scesi a Lampedusa a guardare negli occhi chi ha vissuto disumani e atroci sofferenze nel proprio Paese e nel viaggio? Affermano di voler aiutare gli italiani, la proposta di schedatura dei disoccupati della città del Vasto in relazione ai frequenti episodi di microcriminalità, riportata da un quotidiano locale nei giorni scorsi, va in questa direzione? La ‘solidarietà a senso unico’ e il ‘favoritismo’ ai migranti di cui parlano i militanti di Fratelli d’Italia qual è? Quella degli ostelli nei quali le prefetture ospitano perché il sistema dei Centri di detenzione e di repressione disegnato dalle su menzionate leggi è collassato da un pezzo? Quello dell’emergenza Nord Africa che, come denuncia il film Schiavi del regista RAI Stefano Mencherini fu costellato di abusi, situazioni disumane, sfruttamento del caporalato? Quello stesso caporalato (così come le fabbriche lager) che, in varie regioni (compresa la nostra, come denunciato da inchieste giudiziarie di non molti mesi fa), è costellato di stupri, condizioni di lavoro crudeli e atroci, riduzione in schiavitù che portano anche alla morte (e che vede, a dimostrazione che non c’è nessuna guerra tra poveri ma che tutti siamo oppressi dalle stesse ingiustizie, anche cittadini italiani come ha mostrato la cronaca dell’estate scorsa) … Le sempre più frequenti tragedie con anche centinaia e migliaia di morti, da Porto Palo nel 1996 alla strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013 a quanto ci racconta la cronaca anche in queste ore? L’odissea atroce e crudele raccontata da “Come un uomo sulla terra”? Le guerre (Libia, Siria, ma anche vari stati africani) fomentate da interessi occidentali (anche italiani) e combattute con armi italiane, europee, statunitensi? Le pessime condizioni, costellati anche di veri e propri abusi e violenze denunciati già oltre 10 anni da Stefano Mencherini in Mare Nostrum e da associazioni antirazziste e inchieste giornalistiche, in centri variamente denominati? Le catene nei centri in Turchia pagati da finanziamenti UE? I pestaggi e le cacce all’uomo di cui son piene le cronache di questi anni, spesso realizzati da neonazisti ed affini?”.
A stretto giro di posta la risposta di Marco di Michele Marisi: “Le farneticanti dichiarazioni di PeaceLink Abruzzo e associazione antimafie Rita Atria sulla nostra iniziativa di solidarietà in favore degli Italiani in difficoltà, non solo ci spingono ad affrontare con maggiore energia la raccolta fondi e generi alimentari che si terrà a Vasto, Casalbordino e Casoli il 19, 20 e 21 dicembre, ma confermano che il razzismo nei confronti degli Italiani è una dura realtà. Bene farebbero gli iscritti di queste due associazioni, qualora ve ne fossero, a portare offerte e alimenti ai nostri punti di raccolta, per dimostrare di avere interesse non solo per i problemi del mondo che di certo non risolvono loro, ma per le difficoltà dei nostri connazionali ai quali noi nei limiti del possibile, almeno in questo territorio, cerchiamo di dare una risposta concreta. Infine, poiché non abbiamo mai vietato ai responsabili ed agli iscritti di questi due sodalizi di sfamare gli immigrati con i propri soldi, non consentiamo loro di dirci quello che dobbiamo o non dobbiamo fare. Continuo a ribadire che non c’è nulla di più razzista dei centri di accoglienza profughi, perché se un Italiano senza casa e senza cibo bussa ad una di quelle porte, viene respinto. Siamo sicuri che alla fuffa di queste due associazioni, chi ha bisogno di una mano preferisce la nostra concretezza”.