“Quando un ente è inadempiente e il pericolo è reale e imminente il sindaco può e deve intervenire per la pubblica salvaguardia, poi il resto viene affidato alla dialettica tra enti e istituzioni”. È il Mariotti-pensiero sull’oscurità che regna nella zona industriale di San Salvo da mesi [LEGGI].
Per l’ex sindaco della città per salvaguardare l’incolumità dei cittadini, dovrebbe temporaneamente intervenire il Comune per poi accordarsi con la Provincia, competente sul problema. Nelle ultime settimane sono aumentate le prese di posizione contro l’ente presieduto da Mario Pupillo: sindacalisti, amministratori, consiglieri regionali e comunali.
Tiziana Magnacca, in una lettera, ha scritto che riterrà responsabile la Provincia di eventuali incidenti causati dall’assenza di illuminazione.
Arnaldo Mariotti, invece, cita il recente caso del Comune di San Giovanni Teatino, dove il semaforo di proprietà del locale consorzio industriale è stato riparato dal Comune a proprie spese “al fine di rimuovere un pericolo imminente e tutelare l’incolumità pubblica”.
“Quello che mi preme, ancora una volta risottolineare – continua il consigliere d’opposizione (Pd) – è il principio di ragionevolezza e la cultura istituzionale che deve sempre informare l’azione dei politici quando sono pubblici amministrazioni e quindi rappresentanti delle Istituzioni al servizio dei cittadini: prima di tutto si rimuove il pericolo, dopo si discute e se necessario si litiga tra Enti e/o Istituzioni. Questo, perché se, facendo gli scongiuri e raccomandando a tutti un supplemento di prudenza, dovesse succedere qualche grave incidente, la semplice denuncia per mettersi a posto la coscienza o lo scarica barile sulle responsabilità e le competenze servirebbero a poco. Quindi diamoci da fare per la sicurezza dei cittadini!”.
Su competenze e lavori effettuati al posto degli enti preposti, la stessa Magnacca, aveva già citato alcuni giorni fa di aver più volte – come Comune – proceduto al taglio dell’erba nei cortili del Mattioli.
Mariotti, poi, chiude con una provocazione: “Una curiosità che spero qualcuno mi chiarisca: i cartelli pubblicitari all’interno delle rotonde selvagge e non illuminate sono stati autorizzati e da chi? Se autorizzati, qual era la contropartita? Se invece sono abusivi e rappresentano cartelli pubblicitari fuori dagli spazi, perché non si fanno rimuovere?”.