Una serie di cravatte appese davanti all’ingresso. E, di fianco, lo striscione recante la scritta: “La tua amica banca ti ha tradito”. Anche a Vasto i dipendenti della CariChieti, uno dei quattro istituti di credito sottratti al fallimento dal decreto Salvabanche, hanno trovato questi ricordini stamani al momento dell’apertura.
E’ CasaPound Italia a rivendicare l’azione dimostrativa, attuata in tutto il Paese davanti alle filiali delle quattro banche oggetto del provvedimento del Governo (CariChieti, Banca Etruria, Banca Marche e Cassa di risparmio di Ferrara), ma anche Monte dei Paschi, Antonveneta e Veneto Banca.
“Basta – protesta CasaPound – bruciare i risparmi degli italiani in finanza tossica. Il caso di Banca Etruria e affini ha dimostrato nella maniera più tragica il fallimento del sistema, completamente liberalizzato, che avrebbe dovuto risollevare le sorti dell’economia nostrana e che invece ha portato solo danni” a scapito dei “più deboli: non i grossi imprenditori in foulard, non gli speculatori o i mafiosi, ma famiglie qualunque. Famiglie che il governo ha cinicamente scelto di abbandonare a loro stesse, salvo poi, di fronte alla tragedia di Civitavecchia, avere un ripensamento in corner e varare quell’intervento solidale quando non ha proprio potuto più farne a meno”.
Infine l’appello: “Rimettiamo il sistema bancario sotto il controllo dello Stato. Economia reale sì, obbligazioni e derivati no”.