“Prendiamo atto con soddisfazione dell’emendamento del Governo alla Legge di stabilità in discussione alla Camera. Speriamo vivamente che oltre a ripristinare il limite delle 12 miglia e ridare la parola alle Regioni in merito agli idrocarburi, arrivi in tempo utile per bloccare Ombrina“. Così Lino Salvatorelli, presidente regionale dell’Arci, a commento della notizia tanto attesa sulle trivellazioni in Adriatico (qui la notizia).
“È sicuramente un risultato politico importante – sottolinea Salvatorelli – ottenuto dai cittadini abruzzesi che da anni si mobilitano contro le trivelle, se il presidente D’Alfonso e molti altri amministratori hanno assunto questa lotta alle fonti fossili come centrale. Anche la presentazione dei quesiti referendari è servita ad accelerare la presa di coscienza del Governo che aveva paura di prendere un sonoro schiaffo nelle urne del referendum. Deve essere centrale nella legge la possibilità del dibattito pubblico su progetti come Ombrina, come sui vari inceneritori, elettrodotti e anche sui tanti interventi che sul territorio vengono proposti e che possono alterare e erodere il patrimonio dei beni comuni in Abruzzo. Allargare la partecipazione e mettere al centro i cittadini e i territori, tenendo fede e attuando le decisioni condivise e che escono da questi processi è l’unico modo per ridare significato alla parola democrazia”.