“Il Governo ha presentato un emendamento per ripristinare le dodici miglia per le perforazioni petrolifere in Adriatico. L’emendamento, di fatto ferma, definitivamente l’impianto di Ombrina mare, previsto al largo delle coste abruzzesi, che negli scorsi anni è stato al centro di proteste e mobilitazioni popolari in tutta la regione”. A darne notizia in serata è l’Ansa, riprendendo la notizie che giungono da Roma in merito agli emendamenti alla Legge di stabilità.
La notizia è stata accolta con favore da tutti gli abruzzesi, che in più occasioni avevano manifestato contro le nuove trivellazioni in mare Adriatico, a poca distanza dalla costa. La mobilitazione era stata generale, con migliaia di persone che hanno preso parte a manifestazioni, le più importanti a Pescara [GUARDA] e Lanciano [LEGGI]. Istituzioni, associazioni, singoli cittadini, si erano ritrovati per lanciare un chiaro messaggio.
La manifestazione a Lanciano [GUARDA]
“Il 9 dicembre scorso, partecipando ad un incontro con Assomineraria a Pescara, dissi: Dicembre non sarà un mese neutro per l’Abruzzo sul fronte delle trivellazioni petrolifere. Oggi si capisce più chiaramente a cosa mi riferivo. Tutto è partito dall’iniziativa referendaria decisa il 24 luglio a Termoli con i Presidenti delle Regioni Marche, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria – anch’esse minacciate da progetti di escavazione petrolipeta – e dalla comunione d’intenti cristallizzata nella cosiddetta Carta di Termoli, poi approvata all’unanimità dalla Conferenza delle Regioni nella seduta del 20 ottobre. Oggi raccogliamo i frutti di quell’intesa, anche grazie all’attenzione riservataci dal Governo”. Così commenta su facebook il presidente della regione Luciano D’Alfonso.
“È la risposta a chi accusava il Partito Democratico di essere a favore della petrolizzazione – commenta Antonio Del Casale, segretario del Pd di Vasto -. Abbiamo sempre espresso il nostro favore al Parco e il no al petrolio, ed oggi arriva il risultato”.
“L’emendamento presentato dalla maggioranza alla legge di stabilità, e che ripristinando le 12 miglia per i nuovi permessi di fatto bloccherebbe Ombrina, è una buona notizia per gli abruzzesi e per tutti gli italiani. L’approvazione è a un passo e, a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto, la storia di Ombrina nei prossimi giorni potrebbe considerarsi chiusa”, scrive Gianluca Vacca, parlamentare del Movimento 5 Stelle. Nei giorni scorsi anche i pentastellati avevano presentato un emendamento alla legge di stabilità in merito. “L’emendamento presentato poco fa lascia intravedere un esito positivo e l’ennesima dimostrazione che le lotte dei territorio e delle popolazioni, che il Movimento 5 stelle ha sempre portato all’interno delle istituzioni, non possono restare inascoltate per sempre. Non abbassiamo la guardia. Questo può considerarsi solo un primo passo – aggiungono tutti i portavoce abruzzesi del M5S -, tanto deve essere ancora fatto per la tutela dei cittadini e del territorio. Il M5S continuerà la sua lotta in tal senso a tutti i livelli della politica, dal più piccolo dei comuni sino al parlamento europeo”.