Tutti insieme – rappresentanti di varie religioni, associazioni, amministratori e cittadini – per dire no alla violenza e ai pregiudizi. Questo il senso della manifestazione organizzata dal Tavolo per il dialogo interreligioso e la pace tra le culture per sabato 12 dicembre e presentata questa mattina presso la Sala consiliare del Comune di Vasto.
“Due sono i momenti previsti per la manifestazione, – ha spiegato per l’occasione l’assessore alle Politiche sociali, Anna Suriani – il primo in mattinata, presso il Liceo scientifico di Vasto, dove due esponenti del mondo musulmano (Moustafa Bazdami, imam di Teramo e Moustafa El Ayoubi, caporedattore della rivista Confronti) risponderanno alle domande dei ragazzi e si confronteranno con gli esponenti del Tavolo interreligioso. Nel pomeriggio, incontro a Palazzo d’Avalos e da lì fiaccolata per le vie del centro storico, fino al Centro ‘E. Berlinguer’, dove ci saranno i saluti finali. L’obiettivo della manifestazione, quello di promuovere la cultura della convivenza cvile e del rispetto reciproco”.
“Ringrazio l’amministrazione comunale e il Tavolo interreligioso – ha sottolineato a seguire Hamid Hafdi – che ci sono vicini in questo momento particolarmente difficile in cui siamo caricati di responsabilità solo per il fatto di essere musulmani. È perfino superfluo dire no alla violenza e al terrorismo, visto che nessun Dio dice di fare del male al prossimo, ma oggi più che mai occorre essere uniti per respingere ogni forma di violenza e intolleranza”.
Una riflessione a tema anche dalla rappresentante della chiesa valdese, Gianna Sciclone: “Esprimo solidarietà ai fratelli musulmani in questo difficile momento, per cui anche dove sembrava esserci amicizia e integrazione ora si alzano muri. Contro violenza e pregiudizi occorre coltivare e approfondire l’amicizia tra le diverse culture, per non fare di tutta l’erba un fascio”.
Solidarietà ai fratelli musulmani è giunta poi anche da don Gianfranco Travaglini, che rappresenta la chiesa cattolica all’interno del Tavolo interreligioso: “La manifestazione di sabato è un’occasione importante per dire con forza che l’intercultura non è un’utopia, ma è una realtà e una necessità. Come Tavolo interreligioso sperimentiamo tutti i giorni questa realtà. La conoscenza delle altre culture è una ricchezza, ma ciò non significa perdere la nostra identità. Il terrorismo vuole minare questo concetto, per questo è necessario ribadire che l’intercultura non è un’utopia”.