Ripristinate due fermate estive del Frecciabianca, ne spariscono una utilizzata dai pendolari del Vastese e un’altra sulla linea che collega Abruzzo, Molise e Puglia. Stavolta le Ferrovie sopprimono due intere corse: non esistono più il treno regionale Pescara-Termoli, che fermava a Vasto-San Salvo alle 7,37 e il convoglio delle 8,05 diretto a Foggia. Strade disastrate e pochi treni: nella parte meridionale dell’Abruzzo trasporti sempre più scadenti.
Scoppia la protesta dei Cobas Trasporti Chieti-Pescara e dei Cobas di Vasto: “Un efficiente sistema di trasporto è un’assoluta necessità oltre che un atto di civiltà che non può essere eluso con promesse ed è vitale in una situazione in cui sono concentrate tante fabbriche di grosse dimensioni come il Vastese, ben oltre il danno del maltempo. Di questo passo tra dieci anni per andare da Vasto a Foggia non vorremmo essere costretti a passare per la Croazia”, è la provocazione di attivisti Cobas e pendolari.
“A differenza di chi deve fare le varie campagne elettorali, diffondendo vuote promesse, piene di chiacchiere – afferma il sindacato – noi notiamo e denunciamo da tempo le azioni scoordinate che non rispondono ad una reale programmazione dei territori, sia sul livello regionale che, con eccezioni, su quello locale.
In questi giorni abbiamo dovuto assistere a lavoratori che terminano il turno di notte e raggiungono le loro case dell’Alto Vastese e dell’Alto Molise dopo 6-7 ore di viaggio. Sappiamo di studenti che rientrano nelle loro case, dopo ore e ore, quasi dati per dispersi in una situazione di caos totale. Circa due mesi fa ci fu un incontro a San Salvo organizzato da diverse sigle sindacali, presenti i management delle maggiori realtà produttive (Denso, Pilkington ed altre aziende) e il presidente della Regione Abruzzo.
Nell’occasione evidenziammo le criticità territoriali, confortati addirittura dagli interventi dei vari dirigenti di stabilimento, che rimarcarono la richiesta urgente di interventi in un territorio che rappresenta la gran parte della realtà produttiva dell’intera regione, in particolar modo per la strada statale Trignina: una strada strategica per tutta un’ampia fascia di utenti. Una strada che collega Vasto con Napoli in poco più di tre ore e che permette di raggiungere paesi di rara bellezza come quelli dell’Alto Vastese e del versante molisano. Che permette con comodità a tanti lavoratori e studenti di raggiungere luoghi di lavoro e fabbriche di Vasto e San Salvo.
Perciò restiamo sconcertati quando vediamo danni a strutture rifatte da pochi anni e ci chiediamo se siamo veramente in una nazione che appartiene all’Europa oppure no.
Perciò torniamo a chiedere alla Regione l’impegno vero e concreto per questa parte di territorio cosi martoriata”.