ORE 19 – È durato circa 1 ora e mezza l’incontro con il Prefetto di Chieti Antonio Corona. Per questa volta, pare, non ci saranno sanzioni per i sindaci che hanno aderito alla protesta, ma la partecipazione in fascia non è piaciuta.
Sul tema centrale della viabilità, Antonio Corona, ha chiesto quali sono le priorità. Queste, sono due: la Sp187 San Salvo-Carunchio e la fondovalle Treste nella sua interezza. Al massimo mercoledì saranno riconvocati tutti insieme a Regione, Provincia, Polizia e Carabinieri.
Questa sera i sindaci, dopo la giornata iniziata sulla Statale 16, incontreranno D’Alfonso. Il governatore, nel frattempo, ha provveduto a pubblicare con il proprio profilo Facebook gli interventi già appaltati nel Vastese, ma questi non riguardano i tratti per i quali si protestava stamattina e per i quali sono stati chiesti interventi da tempo, prima che l’ultima ondata di maltempo facesse precipitare la situazione.
ORE 15 – “Il presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, che rientrerà da Bruxelles nel tardo pomeriggio, alle ore 21 si recherà in municipio a Vasto per incontrare i sindaci del Medio e Alto Vastese per misurare la condizione della viabilità e verificare le iniziative intraprese dopo le frane dei giorni scorsi sulla viabilità statale, provinciale e comunale funzionale”. È quanto recita una nota diffusa dalla Regione Abruzzo.
ORE 14.45 – Al vertice in Provincia saranno presenti anche i parlamentari vastesi Maria Amato e Gianluca Castaldi e il consigliere regionale Pietro Smargiassi.
ORE 11.30 – È arrivata la convocazione per le 16 di questo pomeriggio. La comunicazione della Prefettura specifica che non sono ammesse deleghe: è obbligatoria la presenza dei sindaci che oggi hanno protestato sulla statale 16.
ORE 11 – Sono senza parole i sindaci che stamattina hanno raggiunto Chieti dopo essere stati convocati dal Prefetto. Corona – alterato per altri impegni istituzionali saltati – ha infatti “rimandato a casa” il gruppo formato da Carlo Moro, Giovanni Di Stefano, Giuseppe Masciulli, Cristina Lella, Aurore Rossi e Luciano Lapenna.
A quanto pare, il più alto rappresentante dello Stato sul territorio, voleva presenti tutti i primi cittadini che oggi hanno aderito alla protesta e non una delegazione. Probabile la riconvocazione alle 16.
ORE 9 – Il blocco è durato circa un’ora e mezza con le file che in entrambi i sensi di marcia hanno raggiunto oltre 1 km di coda; circa 15 i sindaci dei comuni di Abruzzo e Molise della vallata del Trigno che hanno preso parte in fascia tricolore alla manifestazione (Mafalda, Roccavivara, Tavenna e Montemitro i comuni molisani rappresentati).
Diversi i momenti di esasperazione chi era in viaggio per raggiungere il proprio posto di lavoro. Non sono mancati, però, gli attestati di molti automobilisti. A intervalli regolari sono stati aperti dei “varchi” per far passare i mezzi di soccorso e alcuni autobus.
Sul posto a vigilare c’era la Polizia di Stato raggiunta dalla Municipale.
Dopo l’assenza dei giorni scorsi – soprattutto in qualità di presidente Anci – c’è da registrare la presenza del sindaco vastese Luciano Lapenna.
Il primo cittadino di Lentella, Carlo Moro, è stato contattato dal Prefetto Antonio Corona per un tavolo urgente. La protesta è servita almeno ad anticipare i tempi: dopo la richiesta di un incontro urgente, infatti, lo stesso prefetto aveva convocato i sindaci più coinvolti per il prossimo 9 dicembre. Insomma, come se non si trattasse di un’emergenza. Indiscrezioni narrano che Corona ha abbandonato visibilmente alterato la festa di Santa Barbara – nella caserma dei Vigili del Fuoco – a Chieti.
La delegazione che ha raggiunto Chieti è composta da Carlo Moro (Lentella), Giovanni Di Stefano (Fresagrandinaria), Andrea Venosini (Celenza sul Trigno), Giuseppe Masciulli (Palmoli), Luciano Lapenna (Vasto), Cristina Lella (Torrebruna) e Catherine Aurore Rossi (San Giovanni Lipioni); insieme a loro anche il vicequestore Alessandro Di Blasio.
LE INTERVISTE AI CITTADINI E AI SINDACI MORO E MASCIULLI [GUARDA]
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Si sono dati appuntamento alle 7 per far vivere gli stessi disagi che da una settimana vengono affrontati dai cittadini che vivono dall’altra parte del tratto crollato della Statale Trignina.
Sono i sindaci dei Comuni del Medio e Alto Vastese che oggi alzano il livello della protesta portandola sulla costa insieme a numerosi cittadini dei propri centri abitati; tra questi c’è Carlo Moro, sindaco di Lentella, il Comune più coinvolto dall’emergenza, eletto “portavoce” della manifestazione. “Solo creando disagio – affermano i sindaci – possiamo sperare in un aiuto serio e concreto da parte delle autorità sovracomunali”.
Esattamente una settimana fa – il 27 novembre – il fiume Treste causava il blocco del traffico sull’arteria statale. Da allora tutto il traffico si è riversato sulle Provinciali in condizioni penose da decenni peggiorando la situazione. Da venerdì scorso nulla è cambiato: su queste strade sulle quali viaggiano centinaia di studenti al giorno, correndo fortissimi rischi, nessun mezzo è al lavoro. Da una settimana si è provveduto ad aggiustare solo il tratto colpito dalla voragine nella quale è finita con l’auto una giovane lentellese.
Ieri, in Provincia, si è tenuto un tavolo tecnico al quale hanno partecipato i sindaci di Lentella, Fresagrandinaria e Cupello. È stata assicurata una nuova catramatura per 50mila euro (sottratti al Piano neve) a partire da lunedì in attesa di interventi strutturali.
Troppo tardi e troppo poco.
Almeno un chilometro di coda sulla Statale, durante la manifestazione che si è svolta a “blocchi alternati” da lenti attraveramenti pedonali “di massa”, fino a poco prima delle 8,30. I sindaci sono stati convocati dal Prefetto di Chieti.