Tir e autobus pericolosamente in viaggio su autentiche mulattiere a una sola corsia. È quanto sta accadendo dopo il crollo di una carreggiata della Statale 650 – Trignina [LEGGI]. Dopo l’evento di questa mattina, il traffico pesante da entrambe le direzioni è stato deviato sulle martoriate Provinciali interne. La chiusura della Statale ha paralizzato il traffico: i camion che la usano come bretella di scambio tra A1 e A14 si sono ritrovati in strade di campagna sulle quali continuano a scendere fango e sassi.
In un primo momento chi proveniva da Isernia era stato costretto a uscire allo svincolo di Dogliola e, una volta raggiunto il paese, a percorrere la Provinciale per San Salvo. La situazione è peggiorata dopo le 17: un altro imponente smottamento ha invaso la carreggiata in territorio di Dogliola rendendo impossibile il transito. Così, i mezzi pesanti sono tutt’ora deviati sull’asse interno Mafalda-Montenero di Bisaccia-Statale 16.
Un’emergenza continua, conosciuta da anni da istituzioni locali e non. Nel 2007 il ponte sul Treste crollò in piena estate. Le Provinciali oggi mulattiere furono messe a dura prova, ma resistettero al pesante traffico senza però subire interventi di ripristino dopo l’emergenza.
Per i prossimi giorni (gli interventi sulla Statale dureranno minimo 7 giorni), così, auto, tir e bus di studenti e lavoratori sono costretti a viaggiare e a incrociarsi – in alcuni punti a qualche centimetro dalle scarpate – a proprio rischio e pericolo in budelli da incubo dimenticati da tutti coloro che dal 2007 si sono succeduti alla guida di Provincia e Regione.
Tra i vari paradossi: oggi l’autobus degli studenti di Lentella ha percorso la Trignina evitando il percorso abituale della Provinciale non ritenendola sicura. Da lunedì sarà l’unica strada.