In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, incontro con la stampa presso l’Aula consiliare del Comune di Vasto per fare il punto delle attività del Centro Antiviolenza DonnAttiva. Presenti il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, l’assessore alle Politiche sociali, Anna Suriani, la coordinatrice del Centro DonnAttiva, Licia Zulli e Raffaella Zaccagna e Margherita Barone, che hanno curato i progetti che hanno coinvolto le scuole.
“Accanto alle attività di tutela e assistenza a vari livelli – ha sottolineato l’assessore Suriani – fondamentale è l’attività di prevenzione che viene condotta dallo sportello del Comune in collaborazione con le scuole. Occorre creare una cultura diffusa dai banchi di scuola per imparare a non usare la violenza come strumento di comunicazione”.
È stata poi Licia Zulli a ricordare i tre livelli entro i quali si muove il Centro: quello legato ai servizi offerti alle vittime di violenza, con relativo supporto psicologico, lavorativo, legale, il percorso di sensibilizzazione all’interno delle scuole, con la formazione di “peer educator”, ovvero “giovani che parlano ai giovani” delle tematiche connesse alla violenza di genere, e la rete antiviolenza, che coinvolge associazioni, enti, forze dell’ordine e 118, con l’elaborazione di un protocollo operativo di intervento per definire ‘chi fa cosa e come’ in casi di episodi di violenza. Per quanto riguarda i numeri dell’anno in corso, 200 i contatti pervenuti al Centro, di cui 27 richieste di aiuto dirette e 175 telefonate. Le donne prese in carico sono state 34, tutte hanno usufruito di accoglienza, 6 sono state inserite in un percorso di sostegno psicologico, 6 anno usufruito dell’assistenza legale 2 donne sono state accolte in strutture momentanee, 7 donne partecipano ai gruppo di mutuo aiuto. E proprio sull’accoglienza in strutture momentanee, Licia Zulli ha rimarcato la particolare criticità di cui bisognerà discutere con l’amministrazione, ovvero la mancanza di strutture adeguate nelle vicinanze per il trattamento delle emergenze.
Infine è stata una rappresentanza dei ragazzi delle scuole superiori a raccontare il percorso formativo da “peer educator” seguito con gli operatori del Centro e attraverso il quale gli stessi ragazzi sono diventati “educatori” rispetto ai coetanei, per un rapporto alla pari che mira ad amplificare la portata di sensibilizzazione rispetto alle tematiche della violenza: “È stato un percorso interessante – hanno sottolineato i ragazzi – che consigliamo a tutti. È importante capire che bisogna parlare e ricordare che quando veniamo a contatto con la violenza non dobbiamo coprire o limitarci ad allontanarci dal partner, ma dobbiamo denunciare, perché il silenzio è complice della violenza“.
Al termine dell’incontro, l’invito a partecipare al reading di questa sera alle 21 presso il Teatro Rossetti, durante il quale verrà portata in scena una storia basata su un’esperienza reale. Il titolo: “Permettete? Mi riprendo la mia vita”, una scelta che – come spiegato da Licia Zulli – vuole dare alla giornata “un’impostazione positiva, nella consapevolezza che uscire dalla violenza si può“.