Rischia di finire davanti alla Corte dei conti il caso della nomina del comandante della polizia municipale di Vasto. E’ quanto emerso, secondo il Sulpl, sindacato autonomo dei vigili, durante gli Stati generali della polizia locale regionale, svoltisi il 7 novembre all’Aurum di Pescara alla presenza del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il dirigente del Servizio Politiche per la sicurezza e della polizia locale, Ernesto Grippo e dei tecnici incaricati di studiare le innovazioni da introdurre nelle legge regionale che regola il settore: FabioDimita, Pierluigi Arigliani e Domenico Carola.
Nel dibattito “si è discusso – si legge in un comunicato della segreteria regionale del Sulpl – anche del caso del Comune di Vasto in cui il Sindaco ha conferito la direzione del Servizio di Polizia Municipale ad un dirigente amministrativo non appartenente al Corpo della Polizia Municipale. A tale proposito gli ufficiali della Polizia Municipale di Vasto hanno consegnato al dott. Grippo una dettagliata relazione chiedendo alla Regione di intervenire per il ripristino della legalità ed un rappresentante degli stessi ufficiali ha anche effettuato un intervento per illustrare la incredibile situazione in cui si trova la polizia municipale di Vasto. In particolare è stato evidenziato che il dirigente amministrativo incaricato dal sindaco e non appartenente al Corpo ha poi conferito una delega ad un ufficiale del Corpo che è stato nominato Comandante. Con questo escamotage, hanno lamentato gli Ufficiali, si cerca di aggirare la legge, ma rimane il fatto che l’Ufficiale nominato come comandante rimane comunque sottoposto al dirigente amministrativo non appartenente al Corpo.
Ad aggravare il problema – sottolineano ancora gli ufficiali- , c’è anche il fatto che la legge prevede che per svolgere le funzioni di comandante si debba procedere ad un concorso e non ad una nomina, ed inoltre il comandante deve essere in possesso di una laurea, cosa questa che non è stata rispettata nel Comune di Vasto, dato che l’Ufficiale che attualmente sta svolgendo le funzioni di Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Vasto non è laureato. A seguito del dettagliato intervento, i tecnici e relatori della Regione presenti al tavolo non hanno potuto far altro che convenire con quanto denunciato dagli ufficiali della polizia municipale di Vasto ed hanno rimarcato che la legge regionale in materia di polizia locale sancisce la totale autonomia organizzativa dei Corpi e Servizi di polizia locale e pone pertanto l’assoluto divieto di sottoporre la polizia municipale ad un dirigente amministrativo non appartenente al Corpo.
I relatori hanno anche evidenziato che numerose sentenze del Consiglio di Stato, come pure i pareri del Ministero dell’Interno, hanno ribadito il divieto di sottoporre la polizia municipale ed il comandante ad un dirigente che non fa parte dei ruoli della polizia municipale ed al riguardo è stata citata anche una recente sentenza della Corte dei Conti che ha stabilito che in tali casi si ha anche un danno erariale per il Comune. Al riguardo Grippo ha anche ricordato che egli stesso, in data 30 ottobre 2015, in qualità di capo di gabinetto della Presidenza della Regione Abruzzo, ha emanato una chiara circolare diretta a tutti i sindaci della Regione, sottolineando che le disposizioni della legge regionale (articoli 5 e 11), che sanciscono la piena autonomia del comandante e di tutto il Corpo di Polizia Municipale, devono essere rispettate, non ammettendo alcuna deroga.
Con la stessa circolare, ha sottolineato Grippo, si è ricordato ai sindaci che il mancato rispetto della piena autonomia della Polizia Municipale costituisce anche violazione degli orientamenti numero 57 del 2014 e 19 del 2015 espressi dall’Autorità nazionale anti corruzione (Anac). Questa organizzazione sindacale – è il commento del Sulpl – esprime soddisfazione per il fatto che anche la Regione Abruzzo e gli eminenti tecnici e relatori intervenuti nel corso degli Stati generali della polizia locale regionale abbiano rimarcato che situazioni come quella verificatasi nel Comune di Vasto costituiscono evidenti violazione di legge ed è grave che questo avvenga anche in un Comune il cui sindaco riveste l’importante carica di presidente regionale dell’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia)”.