“Mi sento di dare alcune risposte affermative, per altre richieste, invece, chiedo di rendicontare fra qualche mese, mentre mi riservo di studiare le problematiche riguardanti le due strutture”. È un Silvio Paolucci aperto alle istanze sansalvesi quello intervenuto in occasione del consiglio comunale straordinario conclusosi poco fa.
L’assise civica aveva chiesto all’assessore regionale alla Sanità di intervenire per discutere del distretto sanitario di base nel quale permangono ancora tante delle criticità sollevate nello scorso autunno. L’assessore assicura attenzione a San Salvo, ma, “non tutto e subito”.
Innanzitutto, l’esponente del Pd ha ricordato come alcuni passi avanti siano stati fatti: “Da ottobre San Salvo è nella rete emergenza/urgenza con un’ambulanza h 24; da gennaio questa sarà medicalizzata, appena finiranno i corsi di formazione. Dal primo novembre, inoltre c’è stato l’ingresso del ginecologo. Bisogna riconoscere che c’è stato un piccolo cambio”. Da registrare, inoltre, l’arrivo di un nuovo amministrativo.
“Direi di rivederci – ha poi continuato Paolucci – tra gennaio e febbraio per gli altri punti, ma non tutti perché non sarei credibile”. Quali sono questi altri punti?
La strumentazione, per la quale il presidente del consiglio Eugenio Spadano ha presentato una lista della spesa: “Il distretto sansalvese si occupa di circa 50mila persone visto che è frequentato anche dall’entroterra e dal vicino Molise. Perché non dotarlo di un ecografo con alcune sonde per ostetricia, ginecologia ecc.? Si potrebbero acquistare una MOC (ora presente solo a Lanciano) e un holter pressorio“. Al borsino si aggiungono le attrezzature sottoutilizzate – come la risonanza magnetica articolare – per assenza di personale. Esigenze, quelle legate alla strumentazione, per 200mila euro circa.
Altro aspetto finora emerso poco è legato alla struttura, o meglio, alle strutture. Le sedi di via De Gasperi e via San Giuseppe (dove c’è la guardia medica) vanno unificate. Inoltre, in quella più recente nel quartiere 167 già si registrano infiltrazioni d’acqua e problemi legate alla manutenzione.
Dulcis in fundo, il problema forse che più esaspera l’utenza: le interminabili code e le lunghissime liste di attesa. Su questo il sindaco Tiziana Magnacca ha riconosciuto il merito per l’arrivo di una nuova figura – esterna – al Cup, “ma forse non basta per ripianare la gravissima carenza dello sportello”.
Code che non pesano solo sui cittadini come nell’intervento di Domenico Di Stefano: “Ciò che non trova risposta qui va a finire nei privati, ma soprattutto va a intasare il pronto soccorso di Vasto. Qui non c’è neanche il frigorifero per i vaccini e siamo nel periodo delle vaccinazioni. Perché non portare qui anche lo screening mammografico? Una cosa dev’essere chiara: non chiediamo lo specialista tutti i giorni, ma almeno uno specialista al giorno. Quello che propongo è un patto per la salute“.
“Dovete sapere – ha detto Paolucci nel suo intervento finale – che nella prossima programmazione triennale gran parte delle risorse saranno destinate alla sanità territoriale. Questo vuol dire che le vostre richieste sono in linea con la programmazione della Regione Abruzzo. Le risorse per il distretto di San Salvo ci sono, innanzitutto è importante che la strumentazione di partenza funzioni. Per quanto riguarda gli acquisti la disponibilità c’è. Sui temi di attesa, in altri casi, abbiamo riscontrato un cambiamento della situazione dicendo ai direttori locali ‘O si rispettano o decadi’. Infine, sulla questione della doppia sede devo approfondire, ma avere due strutture è impossibile“.
A conclusione del consiglio straordinario – al quale erano presenti anche il presidente della commissione Sanità Mario Olivieri e il direttore del distretto e definito dal consigliere Nichi Argirò “tra i più importanti nella storia di San Salvo” – il sindaco ha ringraziato Paolucci, ma ha anche lanciato un campanello d’allarme. L’assessore ha infatti annunciato che si sta pensando di gestire gli enti d’ambito sociale all’interno dei distretti sanitari. Il primo cittadino sansalvese non ha nascosto perplessità: “Ora funzionano, bisogna evitare che vadano a gravare su strutture già in difficoltà. Vi chiedo di confrontarvi con i consigli comunali”.
Insomma, solo il tempo dirà se quello di oggi è stato un pomeriggio dagli sviluppi concreti o un’assise di buone intenzioni.