“Non è un ‘giorno nero per l’Abruzzo’, così come dice il sindaco Lapenna, ma per la politica, aggiungiamo noi. O forse no… Infatti, nonostante la dichiarata contrarietà al progetto di estrazione petrolifera, da parte di chi, ad ogni livello istituzionale, governa i nostri territori, Ombrina Mare ottiene parere favorevole (qui l’articolo), come fosse scelta operata per intervento superiore e divino. Regione Abruzzo, Province, Comune di Vasto ed Anci, in una completa filiera di appartenenza al centrosinistra, perdono ancora, disastrosamente, una battaglia il cui risultato rappresenta l’indirizzo politico per il futuro dei nostri territori, in totale contrasto con le sue reali vocazioni”.
Così il consigliere comunale di Progetto per Vasto e candidato a sindaco per le prossime amministrative con Vasto2016, Massimo Desiati, che sottolinea: “A questo punto, delle due l’una: o il peso decisionale dell’intera classe politica che governa, a tutti i livelli, i nostri territori è pari a zero o, nonostante i proclami e le urla di contrarietà al progetto petrolifero, c’è connivenza. In ogni caso, la vicenda delinea il fallimento di un classe politica che, pur rappresentandola, non ha saputo far valere una chiara volontà popolare o, in alternativa, che ha soggiaciuto a quella delle lobbies finanziarie ed industriali, una volontà che travalica ogni aspetto del tanto conclamato ma così vituperato sistema democratico. Una classe politica seria avrebbe motivo per dimettersi in blocco, se non altro per evitare che sia l’elettorato a sancire la sua definitiva uscita di scena”.