Arrivano le multe, ma non si sa chi deve farle. Ci sono dubbi sull’interpretazione delle leggi sulla vigilanza ambientale e le sanzioni riguardanti l’igiene pubblica. A Vasto, proprio mentre il Comune è in procinto di affidare il servizio di controllo a un’associazione denominata Polizia ecozoofila, bisogna capire chi può comminare le contravvenzioni
Leggi ingarbugliate – “Esiste – racconta Giuseppe Del Moro, responsabile della polizia municipale – già una delibera di Giunta che affida il servizio di vigilanza alla Polizia ecozoofila, ma l’ho bloccata fino a quando non mi saranno notificati i pareri della Prefettura di Chieti e del Ministero dell’Interno in merito ai poteri che avranno le guardie ecologiche. A mio avviso, possono eseguire solo i controlli e le segnalazioni, mentre non hanno il potere di comminare le multe, che spetta alla polizia municipale. Sulla materia esistono leggi, a partire dal 1932, contrastanti tra loro. Per questo, ho chiesto a Prefettura e Ministero un’interpretazione autentica”.
Telecamere – La videosorveglianza verrà utilizzata anche per identificare vandali e trasgressori delle norme sull’igiene pubblica. Ma nel centro storico non sono state ancora installate. “Nella sala operativa interna al Comando vigili, dotata di porta blindata e di accesso con scheda magnetica, “sono stati posizionati i monitor, restano da sistemare scrivanie e collegamenti. In città sono state installate già 76 telecamere”, fa i conti il comandante, che conferma: “Mancano quelle del centro storico, che verranno posizionate a breve”.