È salito sul palscoscenico della massima serie in silenzio, con l’impegno di chi sa come conquistarsi la fiducia dei compagni e dell’allenatore. Lo ha fatto nella sua prima da titolare in serie A con un gol che alla fine è valso il pareggio contro la Sampdoria [LEGGI]. Roberto Inglese, 23 anni. Professione calciatore. Umile da sempre, dai suoi primi calci al pallone, crescendo nelle giovanili della Pgs e della Virtus Vasto prima, in quelle del Pescara Calcio poi. La sua carriera è proseguita nel Lumezzane (11 reti in campionato e 5 in coppa) e nel Carpi (8 reti in totale ed una promozione in serie A lo scorso anno). Di proprietà del Chievo Verona dal primo luglio del 2010, stesso anno del suo primo esordio in serie B con il Pescara, quest’ultima forse colpevole di essersi fatta sfuggire un gioiellino così. Lunedì nella sua serata magica Inglese ha ripagato la fiducia di Maran, allenatore che in estate gli fece subito presente che, con impegno e sacrificio, si sarebbe riuscito a ritagliare uno spazio importante. Detto-fatto, insomma. Dopo appena novanta minuti in campo, il primo gol e un futuro roseo per lui. Roberto Inglese ora può tranquillamente pensare alle prossime gioie e ad una stagione lunga da affrontare insieme alla sua squadra.
Nonostante questa grande soddisfazione, Inglese rimane con i piedi ben saldi al terreno e preferisce ringraziare subito i suoi genitori, come ha fatto a fine gara [LEGGI] con quel sorriso trattenuto e moderato, senza eccessi, semplicemente spontaneo. Chi lo conosce sa quanto la sua serietà ed il suo spirito di sacrificio gli potranno dare ancora di più in termini di risultati e soddisfazioni. Chi lo conosce sa anche quanto ha sognato questo giorno e quanto, senza ombra dubbio, se l’è meritato. A quarantotto ore dal suo sigillo, ha trovato il tempo per rispondere a qualche altra domanda e raccontarci le emozioni vissute lunedì sera.
Quando hai saputo che saresti entrato titolare, pensavi che saresti riuscito addirittura a siglare il tuo primo sigillo in serieA?
All’inizio ho pensato subito di voler dare un contributo alla squadra per portare a casa una vittoria, visto e considerato che venivamo da tre sconfitte consecutive. Dopo è arrivato il gol ed è stata un’emozione grandissima. Sono andato ad esultare subito verso la panchina dal mio amico e compagno Bressan, il quale aveva pronosticato il mio gol. Forse con le parole non si riesce a dire tutto quello che si prova in certe situazioni.
A fine partita sei sembrato quasi dispiaciuto del risultato. La volevi vincere?
Assolutamente sì. Per me sono stati due punti persi perché meritavamo senza ombra di dubbio di vincere, però, dai, va bene lo stesso.
Come è successo altre volte, ti è stata fiducia e hai avuto modo di ripagarla. Cosa ti piace di più del modo di allenare di Maran?
Con lui mi sono trovato subito bene perché è stato chiaro dall’inizio. In estate avevamo parlato e mi disse di rimanere perché sarei riuscito con il tempo a ritagliarmi il giusto spazio. Lo reputo un allenatore preparatissimo in entrambe le fasi di gioco, offensiva e difensiva, il che non è così scontato. Riguardo alla fiducia, sono contento di averla ripagata e spero di farlo ancora.
Con il Palermo dobbiamo aspettarci di rivederti in campo dal primo minuto?
Eh, non lo so, ma lo spero.
Pensi che potremmo assistere ad un terzetto in attacco così composto: Meggiorini, Paloschi, Inglese?
Non credo che potrà essere una soluzione. Alla fine siamo tre attaccanti che prediligono la fase offensiva ed una squadra come la nostra ha bisogno di difendersi bene prima e poi poter pensare a cosa fare lì davanti.
Con chi, trai senatori del Chievo, hai legato di più?
Ho un bellissimo rapporto con Cacciatore e Gamberini.
Siete soddisfatti dei tredici punti in classifica?
Secondo me potevamo avere anche qualche punto in più visto quanto fatto sino ad ora, ma comunque siamo in linea con il cammino.
Come ti trovi a Verona?
Benissimo. La reputo una tra le città più belle, se non la più bella, in cui ho vissuto. Vivo in una casa in centro dove posso apprezzare tutte le bellezze di questa città.
Ieri tantissimi messaggi e congratulazioni da parte dei cittadini vastesi. Anche stavolta un’intera città attaccata davanti alla televisione per vederti giocare, questo ti fa più che piacere o no?
Davvero stavolta si sono superati. Tanti complimenti da parte di amici e conoscenti che io ringrazio davvero di cuore. Ringrazio tutti perché leggere tutte quelle belle parole fa davvero piacere e mi da ancora più forza.
Ora penserai a battere il record del vastese D’Ainzara (3 gol in serie A)?
Per me lui è stato sempre un punto di riferimento, essendo cresciuto calcisticamente da piccolo a Vasto. Ora però spero proprio di superare il suo record.