I possessori di auto storiche ultraventennali si sono recati in massa ieri davanti al consiglio regionale d’Abruzzo per far sentire la loro voce. Al centro dell’attenzione c’è la scelta del governo Renzi di applicare la tassa del bollo auto anche a queste autovetture che, superati i 20 anni dall’immatricolazione, entrano a far parte dei registri delle auto storiche e quindi, fino a qualche mese fa, erano esentate dal pagamento del bollo. I rappresentanti degli auto club regionali sono stati ascoltati dalla Conferenza dei Capigruppo, a cui hanno spiegato le motivazioni di questa loro presa di posizione.
“Una scelta a dir poco discutibile quella di Renzi sui bolli – commenta il consigliere del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi -. Distrugge con un solo colpo un intero settore che non è così di nicchia come si vuole far credere. Tappezzieri, carrozzieri, meccanici, il mercato dei pezzi di ricambio, oltre all’indotto itinerante generato dalle manifestazioni organizzate dagli autoclub nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli centri, alimentando bar, ristoranti, alberghi del luogo; piccole realtà che beneficiano dei raduni”.
Già nei mesi scorsi, quando è stato annunciato il provvedimento, i possessori avevano iniziato a valutare la decisione di rinunciare alle loro auto, conservate con tanta passione, per il notevole esborso economico a cui sarebbero stati costretti. “Alcuni modelli – sottolinea Smargiassi – , che nel passato hanno fatto grande il nome dell’Italia nel mondo delle corse rallistiche, dovrebbe pagare €1400 di bollo. È inevitabile quindi che un pezzo della storia motoristico sportiva del nostro paese finirebbe alla rottamazione, magari in cambio di una bellissima e fiammante utilitaria ( prodotta da una società con capitale in Inghilterra).
Non possiamo continuare a prenderci in giro perché tutti ci rendiamo conto che non verranno rottamate Bentley o Jaguar o Balilla, ma veicoli che oltre ad un forte valore affettivo per chi le possiede, più che economico, hanno contribuito ad accrescere la storia sportiva dell’Italia, vincendo vinto mondiali Rally o Gran Turismo, chi le salverà?”. È un’intera generazione di autovetture ad essere penalizzata dalla nuova norma, tutte le auto che hanno meno di 30 anni di immatricolazione (infatti oltre i 30 resta valida l’esenzione, previa iscrizione negli appositi registri).
Sul bollo auto la questione decisionale appare complessa perchè il potere legislativo in materia spetta allo Stato ma ad incassare le somme del bollo auto sarà la Regione. “Proprio per questo – spiega il consigliere del M5S -, in Conferenza di Capigruppo è stata ascoltata la voce e le ragioni degli auto club regionali che hanno lasciato il Consiglio con la speranza che gli uffici legislativi supportino noi consiglieri nello studio di eventuali soluzioni atte a salvaguardare l’importante movimento delle auto storiche, pur nel rispetto della normativa nazionale vigente. Il sottoscritto, insieme agli altri portavoce in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle, continueranno ad essere vicini alle ragioni degli amanti delle auto storiche. Auspico che altri miei colleghi facciano lo stesso”.