L’entusiasmo dopo la vittoria del derby d’Abruzzo (il primo di una lunga serie nella stagione in corso) accompagna tutta la settimana della BCC Generazione Vincente Vasto Basket verso la difficile sfida in terra marchigiana per la 5ª giornata di campionato. Al termine della seduta di allenamento dedicata alla tecnica individuale abbiamo incontrato coach Sergio Luise per fare il punto della situazione di queste fasi di avvio della stagione. Inevitabile partire dalla sfida contro l’Amatori Pescara.
Domenica scorsa, a metà del secondo quarto, secondo fallo tecnico e conseguente espulsione. All’uscita dal parquet era tanto arrabbiato quanto incredulo per la decisione dei direttori di gara.
Il primo tecnico posso accettarlo, l’arbitro aveva avvisato e quindi la sua decisione è stata corretta. Ma le modalità del secondo tecnico sono ancora oggi abbastanza difficili da capire. In ogni caso quanto accaduto mi servirà da esperienza perché in un derby tutti noi abbiamo cercato di mettere un po’ più di grinta del solito. Da allenatore, però, è giusto che io sia più lucido.
Rientrando negli spogliatoi ha pensato “ecco, il derby è perso”?
Più che altro ero dispiaciuto perché non potevo aiutare i ragazzi. In quel momento eravamo rientrati in partita. Quindi, se da un lato avevo fiducia che continuando così ce la saremmo giocata, dall’altro ero rammaricato perchè sapevo che da fuori non avrei potuto dare l’apporto di cui avevano bisogno.
Avete iniziato con due vittorie in casa e due sconfitte fuori. Tutte le partite hanno avuto in comune un momento di blackout in cui la squadra è andata sotto e la ripresa ha avuto sorti alterne. Come mai ci sono queste “pause”?
Se penso alle prime 4 giornate sinceramente siamo nel punto dopo pensavo di essere. Indipendentemente dalle vittorie o dalle sconfitte credo che siamo in crescita, in ogni partita siamo riusciti a migliorarci. È vero, ci sono dei blackout, ma penso che si possa spiegare in due modi: il primo è che siamo una squadra giovane e nuova, quindi manca quella fase di conoscenza che a volte, soprattutto nei momenti difficili, non ci permette di sapere con certezza a chi affidarci, cosa fare. E in queste circostanze ad una squadra giovane può capitare di subire dei break. Il secondo fattore è che siamo al completo da appena una settimana. Prima c’era l’assenza di Vincenzo Dipierro, una persona importante sia in partita che negli allenamenti. Ora dobbiamo crescere, speriamo di essere più costanti e di arrivare a disputare almeno 35 minuti, se non tutti i 40, ad un certo livello.
Dopo questo avvio di stagione si può dire che il girone D sia più livellato di quanto si pensasse alla vigilia?
Io credo che alla lunga ci saranno quelle 5-6 squadre che saranno molto più in alto delle altre in classifica. Però, per il resto, ho sempre pensato che alla fine ci sarebbe stato un sostanziale equilibrio. Sopratutto in trasferta, però, sarà sempre difficile andare a giocare, in ogni roster ci sono quei 2-3 giocatori che fanno la differenza. Detto questo noi guardiamo il nostro obiettivo e, come ripeto sempre ai ragazzi, dobbiamo sempre guardare a noi stessi.
Quattro punti in classifica sono un buon approccio ad un ciclo di partite davvero difficili.
La prossima sfida sarà già molto difficile, è una delle prime 2-3 del girone. Conosco molto bene coach Steffè e quindi so che la squadra è allenata benissimo. E poi troveremo un ambiente caldo, a Montegranaro sono andato anche con Caserta quindi conosco bene la pressione del pubblico. Sarà una partita durissima ma sono anche molto curioso di vedere come i ragazzi, soprattutto in trasferta, sono capaci di affrontare anche la problematica ambientale oltre che gli aspetti tecnici del match. Poi abbiamo una trasferta a Martina Franca, nostra concorrente diretta per la salvezza e poi due partite in casa toste (Ortona e San Severo). Ma, alla fine, sarà difficile trovare una partita semplice quest’anno, quindi ci prepareremo per affrontare queste difficoltà.
La squadra ha molto margine di crescita, in queste prime partite ha fatto ruotare tutti i suoi uomini a disposizione. Sarà questa la chiave della stagione?
Dall’inizio ho detto ai ragazzi che, per come è stata costituito il roster, dovevamo essere una squadra ad alti ritmi, quindi anche con un dispendio di energia elevato. Anche per questo i cambi sono veloci. Tranne 2-3 giocatori con più esperienza, gli altri partono tutti dallo stesso livello e si stanno impegnando molto. In occasione delle vittorie mi sono complimentato con tutti i ragazzi perchè c’è una buona distribuzione dei punti e dei tiri. Questo è molto positivo e segno della grande disponibilità dei ragazzi e del lavoro svolto durante la settimana.