“Abbiamo appreso dalla stampa di un incontro tenutosi a Pescara sul tema del Parco della Costa Teatina tra il presidente D’Alfonso, Pino De Dominicis (già commissario ed estensore della perimetrazione del parco), i sindaci dei comuni interessati, ed altri rappresentanti dei quali non siamo a conoscenza di ruolo o funzione, dato che dell’incontro nulla sapeva Mario Mazzocca, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale con delega all’ambiente”.
Ennessimo episodio “imbarazzante” nei rapporti tra il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e Sel, dopo il superamento della crisi e il rimpasto di Giunta che ha escluso “a metà” l’ex assessore Mazzocca, che avrebbe mantenuto però la delega all’ambiente. Condizionale d’obbligo, visto che non viene invitato nemmeno agli incontri sul Parco nazionale della Costa teatina. A rivelarlo, Tommaso Di Febo, coordinatore regionale del partito, in riferimento all’incontro che c’è stato nei giorni scorsi tra il presidente D’Alfonso e i sindaci di Ortona, San Salvo, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Pollutri e Villalfonsina, i quali hanno chiesto una governance che dia maggiore spazio alle istituzioni rappresentative del territorio e un quadro normativo da rivisitare in modo da non ingessare gli strumenti urbanistici vigenti nei dieci Comuni interessati dal Parco. Il presidente D’Alfonso, dal canto suo, è apparso estremamente deciso: “È necessario salvaguardare la dignità degli investimenti, se si vuole far crescere, in maniera apprezzabile, il Pil regionale”.
“Non ci è noto l’esito della discussione, – sottolinea però Di Febo – ma in ogni caso riteniamo che non vi sia più spazio per tergiversare sul tema, allungando ulteriormente i tempi di realizzazione di una risorsa indispensabile per lo sviluppo del nostro territorio. Sel Abruzzo ribadisce nettamente la propria posizione ed auspica che al più presto si chiuda la procedura, facendo valere l’atto di delimitazione provvisoria del Parco della Costa Teatina così come definito dal commissario ad acta Pino De Dominicis. E quindi l’attuazione di quanto disposto dall’art. 8, c. 3, della legge n. 93 del 2001, dando, nel contempo, piena attuazione anche alla legge regionale n. 93/94, che tutela ‘i trabocchi e il loro intorno, compreso il tratto di mare che concorre a formare il quadro d’insieme’. Si è perso fin troppo tempo – conclude Di Febo – e si è già concluso un ampio percorso di partecipazione con gli enti locali, le organizzazioni di categoria e i cittadini. Ora bisogna dare concretezza al parco e a tutto il processo di tutela ambientale e di uno sviluppo diverso in Abruzzo”.