“Ho una voglia di giocare che non si può misurare. In queste settimane faccio difficoltà a stare sereno, qualche notte anche a dormire, perchè penso solo a quanto vorrei poter tornare in campo a dare una mano ai miei compagni“. Avendo imparato a conoscere Vincenzo Dipierro, che inizia la quarta stagione con la canotta della BCC Generazione Vincente Vasto Basket, si può ben immaginare cosa abbia voluto dire per lui dover seguire le prime due sfide della sua squadra senza poter mettere piede in campo. Un leone imprigionato in gabbia a causa dell’infortunio al ginocchio rimediato dopo pochissimi giorni di preparazione e che ora è pronto per prendere il suo posto nel quintetto di coach Luise. Per lui, l’annata 2015/2016, ha portato due novità. Oltre al cambio di ruolo, che lo vedrà impiegato più come guardia che come playmaker, da questa stagione Vincenzo è nello staff tecnico di coach Luise come preparatore atletico.
“Diciamo che fino ad ora, a causa dell’infortunio, ne ho vissuto solo una delle due dimensioni, quello del preparatore atletico. È bello ed interessante poter osservare la squadra da una doppia prospettiva. In campo (ora che rientrerò) sarà interessante vedere i meccanismi della squadra e studiare le caratteristiche caratteriali dei ragazzi. Come preparatore atletico, anche se sono alla mia prima esperienza, mi trovo a mio agio. I ragazzi sono attenti e pronti nell’eseguire le cose che chiedo Quest’anno, differentemente dalle preparazioni tradizionali, insieme al supervisore tecnico Giuseppe Albano, abbiamo impostato il lavoro utilizzando le fitball, un attrezzo diverso che presenta diverse difficoltà, ma già dopo le prime due settimane si sono visti miglioramenti. Grazie all’abnegazione della squadra nel lavoro si possono proporre anche esercizi più difficili, ovviamente abbinandoli all’altra parte della preparazione che evidenzia ulteriori caratteristiche. I risultati fino ad ora si vedono, quello che ci interessa è avere una crescita e una marcia in più rispetto agli altri“.
Negli scorsi anni il giocatore lucano ha sempre evidenziato come quella di restare a Vasto stia divenendo sempre più una scelta di vita oltre che sportiva. Per lui, quando smetterà di scendere in campo, si aprono nuove prospettive. “L’idea è di rimanere a Vasto, stiamo lavorando per questo in tutti i sensi. Verrà il giorno in cui passerò dall’altro lato e non farò più quello che ho fatto da 20 anni a questa parte. Questo pensiero da una parte mi da tristezza, perchè mancherà il momento agonistico, quello della battaglia in campo, ma dall’altra ci sarà la possibilità di vivere un ruolo (se questo progetto andrà avanti) altrettanto importante, quello per cui ho studiato e che voglio seguire”.
La squadra è ancora un cantiere aperto, anche se i due punti conquistati domenica scorsa contro Senigallia hanno dato molta serenità Il cammino verso la salvezza è però ancora lungo. “Siamo una squadra completamente rinnovata e piena di giovani, tranne me, Casettari e Ierbs con qualche anno in più rispetto alla media della squadra. Lo stesso Di Tizio, ormai da tanti anni a Vasto, è giovanissimo. Ci sarà da lottare fino alla fine, anche perchè, guardando i roster avversari, in quello che è divenuto il terzo campionato nazionale, il livello è alto. Squadre materasso non ce ne sono e le tre retrocessioni mettono paura a tanti. Bisognerà lavorare duro”.
Lui, capitan Ierbs e Di Tizio sono i veterani della Vasto Basket. Anche al loro spirito combattivo si affida coach Luise in questo campionato di serie B. “Con Luise c’è grande confronto. Abbiamo impostato il lavoro cercando di coordinare gli allenamenti della mattina con quelli della sera e, soprattutto, cercando di capire in che modo avrebbe voluto far giocare la squadra indirizzando la preparazione in tal senso. Dal punto di vista prettamente tecnico, non avendo avuto la possibilità di scendere in campo, non sono ancora in grado di dare un apporto in termini di sensazioni rispetto alla squadra. Ma lui è molto aperto al dialogo e potremo fare buone cose”.
Ci sarà da lavorare e fare punti, sia in casa che fuori. Magari provando a piazzare il primo colpo esterno domenica a Taranto, contando sul rientro in campo di Dipierro. “Prima dell’inizio della stagione sembravano una squadra simile a noi, ma le prime due gare hanno dato indicazioni su una squadra molto ben attrezzata, con elementi di valore che soprattutto in casa vendono cara la pelle. Io spero di essere pronto a scendere in campo e poter dare una grande mano, dovremo valutare come risponderà il ginocchio, quale sarà l’impatto fisico e psicologico con il match. Una cosa è certa, ho voglia di giocare e lottare insieme ai miei compagni”.