“Gli ultimi episodi inerenti ai sette colpi di pistola esplosi a San Salvo e all’incendio del Bar Alba a Vasto testimoniano come intere famiglie dedite alla criminalità organizzata si siano insediate a Vasto nel silenzio generale e nell’assenza di controlli”. Lo sostengono Stefano Moretti dell’associazione Osservatorio antimafia Abruzzo, e Riccardo Alinovi, consigliere nazionale dell’associazione Codici-centro per i i diritti del cittadino, che nei giorni scorsi avevano chiesto perché l’ormai nota villa di via dei Bontempi, confiscata perché ritenuta frutto dei proventi dello spaccio di droga, sia rimasta abbandonata e non ancora riutilizzata per finalità di carattere sociale.
Ora Moretti e Alinovi annunciano: “Invieremo nei prossimi giorni un dossier alla Procura Antimafia, al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza ed al Ministro degli Interni” e “invitiamo il procuratore capo Di Florio a continuare l’ottimo lavoro svolto dal procuratore Prete che aveva iniziato a smantellare le cricche ed i poteri forti ed occulti di questa città.
Riteniamo che alla luce di questi fatti sia nostro dovere morale non rimanere assenti dopo che decine di cittadini ci sollecitano ad intervenire dopo che il problema sicurezza è diventato un cancro mortale per questa città”.