“Ma allora il signor M. M. altri non è che Peppino Forte, allorquando ha necessità di fare il ventriloquo! Già, che novità… lo sapevamo tutti. Diciamo questo perché, questa volta, il nostro trasformista firma come ‘M. M.’ un articolo sul suo sito web e lo stesso articolo, con nome e cognome… anagrafico, per diffonderne il contenuto in un comunicato stampa”.
Così Massimo Desiati a commento della nota diffusa dal presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Forte, relativa all’elezione di Simone Lembo quale vice presidente in quota di maggioranza (qui l’articolo). “Il Peppino presidente, – scrive Desiati – con l’interminabile nota, polemizza con l’opposizione e le muove persino accuse di scorrettezza istituzionale. Un presidente del Consiglio comunale che polemizza… Si è mai visto? È forse corretto… istituzionalmente? E pensare che dovrebbe essere super partes! Ma poi, perché mai i consiglieri di opposizione non avrebbero dovuto votare per eleggere il vice presidente del proprio Consiglio? È il plenum consiliare che elegge il vice presidente! L’elezione in quel ruolo ‘compete’, per dirla alla Forte, al Consiglio. Dopo non essere riusciti ad eleggerlo, nonostante i vari tentativi, a causa della inesistenza della maggioranza… istituzionale, creando sì, in questo caso, un incredibile vulnus, l’opposizione ha scelto per questo ruolo un consigliere del gruppo misto e non di partito”.
“C’è da chiedersi, poi, – prosegue Desiati – come mai Forte non si inalberi per l’elezione del suo vice ottenuta con il voto di un consigliere di minoranza. Quello è buono? Ed ancora, non avrebbe fatto meglio il presidente del Consiglio a non votare in occasione della elezione del suo vice vicario? Lezioni di correttezza istituzionale Forte non può proprio darle. Infatti, di solito, quando non riesce a mantenere gli impeti, si traveste da ‘M. M.’ per non farsi riconoscere. Questa volta, però, la trasformazione non è riuscita in pieno: è rimasto mezzo ‘Peppino’ e mezzo ‘M.M.’. L’amministrazione comunale dovrebbe invece ringraziarci per aver tentato di dare al Consiglio comunale un vice presidente realmente imparziale ma si sa, una sgangherata maggioranza è costretta a metter toppe pur di andare avanti e questa volta la toppa è multicolore, si vede molto”.
A stretto giro di posta la contro replica di Forte che, da parte sua, contrattacca: “Desiati si gloria di aver scoperto che ‘il signor M. M.’ che collabora sulla testata giornalistica che dirigo ‘Notizie in Piazza’ di ‘Piazza Rossetti’ ‘altri non è che Peppino Forte’. Al signor Desiati preciso di aver inviato agli organi di informazione la nota, pubblicata sul mio blog ed a firma di M. M., a seguito delle volute errate versioni fornite alla stampa da chi nella vicenda della nomina del vice presidente del Consiglio Comunale ha tentato un’operazione di basso livello rimediando una pessima figura. Tuttavia lo rassicuro subito: condivido in toto (anche in qualità di direttore di quella testata) l’editoriale pubblicato”.
“Desiati – prosegue il presidente del Consiglio – pone una domanda: ‘Ma poi, perché mai i Consiglieri di opposizione non avrebbero dovuto votare per eleggere il vice presidente del proprio Consiglio?’. La risposta è semplicissima: perché le minoranze hanno eletto il loro vice presidente il giorno in cui il nuovo Consiglio Comunale si insediò (luglio 2011). Quel vice presidente che andava a sostituire Gino Marcello, passato sui banchi della Giunta, doveva essere scelto e votato dai consiglieri della maggioranza. Le minoranze avrebbero potuto far ricorso alla scheda bianca o all’uscita dall’aula, così come è consuetudine fare in tutti i Consigli comunali, provinciali (fino a qualche tempo fa) e regionali d’Italia”.
“Per quanto concerne i comportamenti di consiglieri facenti parte della minoranza – conclude Forte – il signor Desiati farebbe bene a chiarirsi all’interno della sua area politica di riferimento. Infine, al consigliere Desiati ricordo la correttezza istituzionale e personale tenuta dal sottoscritto e dall’intera maggioranza anche in ‘delicate’ circostanze del passato”.