Due miliardi di persone, vale a dire circa un terzo della popolazione mondiale, on line su Facebook durante un giorno di fine estate. Non è un’esagerazione, è la realtà. Basta guardarsi intorno per capire come i nuovi mezzi di comunicazione, comunemente chiamati Social, abbiano influenzato e monopolizzato la vita quotidiana. Ormai non ci si guarda più in faccia, ci si guarda in Face-book. Tutti con il capo chinato sul cellulare per non perdere il post più recente della migliore amica; per controllare l’update del profilo del vicino di casa o per far sapere a tutti gli amici, alcuni dei quali del tutto sconosciuti, dove ci si trova. Capi chinati sempre e ovunque: per strada, in macchina, durante la cena con i parenti o in giro con gli amici.
Mai sentito parlare del detto: “il troppo storpia?”.
Come ogni cosa anche i Social vanno usati moderatamente e sapientemente. Sono i nuovi mezzi di socializzazione, d’accordo, ma siamo sicuri che in fondo non ci rendano anche un po’ a-social? Capita spesso di voler discutere con qualcuno di qualcosa e di ritrovarsi a fare monologhi perchè l’interlocutore è impegnato a condividere, taggare o postare. Nessuno dice di bandire i Social per sempre dalla vita degli individui, ma non devono diventare una ragione di vita. I Social sono mezzi utilissimi quando si tratta di comunicare con amici e parenti che vivono in paesi lontani, per condividere link utili ad una determinata causa o l’altra, per far pubblicità alla propria attività commerciale o per diffondere notizie importanti o messaggi positivi che possano giovare a qualcuno. Troppo spesso sui social si trovano post che non hanno niente a che vedere con il buonsenso o con la socializzazione. Negli ultimi tempi sono persino aumentati i casi di cyber–bullismo e questo perchè la nostra società non è stata educata al giusto utilizzo dei Social-media. Ci si sente forti ed invincibili a scrivere commenti poco piacevoli sotto la foto postata dal malcapitato di turno, quando si è seduti alla propria scrivania e si è protetti dallo schermo del pc; è eccitante contare i Likes di persone senza carattere che preferiscono appoggiare il bulletto di turno, anzichè “bloccarlo” o segnalarlo alla polizia postale.
Si chiamano Social network perchè sono stati pensati per socializzare e per creare una rete di contatti fatta di persone provenienti da tutte le parti della Terra, non per distruggersi a vicenda. Socializzare vuol dire comunicare civilmente con gli altri, condividere le proprie passioni e i propri ideali, aprirsi alle opinioni altrui, conoscere nuove realtà e contribuire al miglioramento della società; perchè senza società noi non siamo niente. Rendiamoci conto una volta per tutte di quale potente mezzo sia internet e di quanto possa essere pericoloso, ma anche vantaggioso. Ci dà libero accesso al sapere, alla cultura di popoli a noi lontani e sconosciuti, ci permette di lavorare e di studiare senza doverci spostare, e di visitare i più bei posti del pianeta rimanendo comodamente seduti in casa. In poche parole, abbiamo il mondo intero a portata di clic grazie ad internet. Ed è proprio per questo che dobbiamo imparare a farne il giusto uso, per rendere il mondo un posto vivibile e migliore, non incivile, a-social e peggiore.