Viaggio tutt’altro che riposante e lavoratori già provati fisicamente all’inizio del turno. I pendolari di Pescara che lavorano nella zona industriale di San Salvo lanciano un appello al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.
Da qualche tempo è cambiata la ditta di trasporti che effettua il servizio per i lavoratori e sono nettamente cambiate anche le condizioni del viaggio. Sono circa 50 i dipendenti di Pilkington e Denso che quotidianamente usufruiscono della linea 25: circa 160 km irti di disagi.
Innanzitutto – denunciano i lavoratori – sono presenti “ammortizzatori rigidi che causano sobbalzi e relativi dolori lombari. Poi “la distanza tra i sedili non è idonea a persone adulte e ci costringe ad assumere posizioni non corrette che causano dolori articolari alle ginocchia”.
Di recente è stato acquistato un nuovo mezzo sul quale, però, le condizioni di viaggio non sono migliori. “La situazione – continuano i lavoratori – è ulteriormente peggiorata. Oltre ai difetti degli altri mezzi, lo schienale è fisso, troppo verticale, non è reclinabile e mancano i braccioli. Il tettuccio, inoltre, non è schermato per il sole”.
I pendolari di Pescara hanno anche contattato la società di trasporti che ha risposto che tutti i mezzi sono omologati, pertanto idonei al servizio.
Loro, i viaggiatori, hanno provato anche a fermare D’Alfonso durante la recente visita a San Salvo non riuscendovi. “A nostro avviso – concludono – non sono adatti al trasporto per lunghe distanze come le nostre. Questo comporta che al nostro arrivo sul posto di lavoro siamo già provati fisicamente e psicologicamente“.