A Fresagrandinaria si continua a non dormire sonni tranquilli. Dopo solo 10 giorni dall’ultimo colpo [l’articolo], questa mattina – erano circa le 3.30 – quando i ladri hanno preso di mira l’abitazione del vicesindaco, alle porte del paese.
Ignoti – come confermato dallo stesso Roberto Sciascia – sono entrati dalla porta della taverna al piano terra forzandola. Una volta saliti sopra, dove dormivano in tre, hanno fatto razzia. Il bottino si aggira intorno alle 2mila euro; è stata portata via anche una pistola regolarmente detenuta. Circostanza, questa, che preoccupa le forze dell’ordine da circa due mesi alle prese con l’ondata di furti inarrestabile nei piccoli comuni dell’entroterra. I carabinieri della Scientifica hanno setacciato l’abitazione alla ricerca di tracce utili dalle prime ore dell’alba.
I ladri – non si sa in quanti hanno agito – sono fuggiti da una finestra dell’appartamento, allertati dal rientro del figlio del vicesindaco che poi ha dato l’allarme. Alcune circostanze farebbero pensare a gente che conosce bene il posto. Da quello che emerge, infatti, sarebbe stata smontata anche la lampadina all’esterno, attivata da una fotocellula.
Qualche sforzo in più da parte delle forze dell’ordine c’è stato. Nella caserma di Fresagrandinaria sono arrivati due uomini in più; una pattuglia della Polizia, inoltre, vigila sul territorio.Evidentemente, non basta.
Il primo settembre il prefetto di Chieti, Antonio Corona, aveva annunciato la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica [l’articolo]: non se n’è saputo più nulla. Per i casi di Lentella il vicequestore Alessandro Di Blasio si era detto disponibile per incontri pubblici sulle misure minime di sicurezza da mettere in atto [l’articolo], ma ad oggi non c’è stato nessun appuntamento.