L’indagine è molto ampia. Nei mesi scorsi le Fiamme gialle hanno sequestrato faldoni di documenti del settore Turismo del Comune di Vasto a partire dall’anno 2007. La Procura di via Bachelet e i finanzieri di Chieti stanno controllando centinaia di carte riguardanti la gestione di spettacoli ed eventi finanziati dalla pubblica amministrazione.
Dunque, non solo il 2013, per il quale l’inchiesta relativa all’affidamento del servizio di organizzazione del pacchetto delle manifestazioni estive è già entrata in una fase importante, avendo prodotto due avvisi di garanzia inviati dalla magistratura vastese ad altrettante persone indagate. Gli investigatori vogliono fare chiarezza sull’intera gestione degli ultimi otto anni.
Mentre ieri iniziava il viaggio verso Perth della delegazione vastese, di cui fa parte, si è mostrato sereno Vincenzo Sputore, assessore comunale al Turismo, che ha sottolineato l’esistenza di un “parere di conformità contabile” rilasciato dagli uffici municipali a sostegno della delibera con cui, il 1° luglio 2013, la Giunta Lapenna approvò la proposta di una società specializzata e stanziò i relativi 170mila euro, aggiudicando l’incarico con affidamento diretto nonostante il tetto massimo di 40mila euro previsto dalla normativa sugli appalti. “Ma il limite dei 40mila euro può essere superato nei contratti artistici, tranne nell’ipotesi in cui sullo stesso evento esistano due o più offerte: in quel caso, va fatta la gara”, dice Michele D’Annunzio, dirigente del settore Promozione e sviluppo locale del Comune di Vasto.
“Siamo tranquilli, abbiamo lavorato nel rispetto della legge e dei principi di trasparenza ed economicità, ottenendo un notevole risparmio rispetto all’anno precedente”, ha ripetuto ai giornalisti Sputore, vice sindaco e titolare della delega al Turismo, il settore che da mesi è sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, che ipotizzano i reati di abuso in atti d’ufficio e frode in pubbliche forniture.