“Credo sia il sintomo di una malattia che governa da dieci anni questa città, più volte persa dietro ai rimpasti di governo, ormai i vastesi nemmeno ricordano quante volte la Giunta è stata rimpastata. Una gestione che caratterizza non solo questa amministrazione, ma tutte le amministrazioni gestite dai partiti. Noi siamo convinti che questa sia un epoca ormai da dimenticare”.
Così Pietro Smargiassi, consigliere regionale del Movimento 5 stelle, commenta la notizia dell’inchiesta che ha portato la magistratura vastese a emettere due avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione degli eventi finanziati dal Comune di Vasto nella stagione turistica 2013.
“Guardiamo cosa è capitato in questi giorni: mentre un’amministrazione viene coinvolta nell’ennesimo caso di poca trasparenza – e, per rispetto nei confronti della magistratura, aspettiamo che la stessa faccia al più presto chiarezza – noi del Movimento diamo esempio dell’esatto contrario. Ci riuniamo in un assemblea per programmare incontri e politiche locali e lo facciamo alla presenza di un candidato sindaco di un altro gruppo politico e di un’altra figura politica di spicco in città, dimostrando che la politica vera, quella dei cittadini e non quella dei partiti, non ha nulla da nascondere.
Per noi la trasparenza è la regola, per altri un problema. Quella sulla gestione degli eventi estivi è un’inchiesta che solleva altra polvere su questa Giunta. Altri dubbi. Siamo certi che tutto verrà chiarito ma, nel frattempo, la cittadinanza resta perplessa. Quante cose non sono chiare? E anche quando si chiede chiarezza, a volte qualcuno si sottrae invece di cogliere a volo l’occasione per fugare ogni ragionevole dubbio, per chiarire e rasserenare”.
Smargiassi, secondo lei si tratta di un’inchiesta che coinvolge le responsabilità politiche dell’intera amministrazione Lapenna?
“Sono e resto convinto che il problema non sono le persone ma i partiti. Spesso alcune scelte vengono imposte dal partito per logiche che nulla hanno a che fare con la trasparenza e l’onestà e il bene comune ma, vincolate dell’appoggio in campagna elettorale, devono rispettare le richieste di lobby e finanziatori. I cittadini devono riappropriarsi della cosa pubblica e della sua gestione. Il potere deve tornare nelle mani della gente comune e non del partito. Pensiamo a Ombrina mare. Sono certo che molti parlamentari abruzzesi mai e poi mia vorrebbero un mostro avanti alla loro costa. Ma coloro che sostengono questo governo e questo premier seguono altri interessi e altre logiche spesso troppo distanti da noi comuni mortali”.