È stato il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Camillo D’Alessandro, a provare a dare una soluzione per l’intricata vicenda del rimpasto di Giunta emersa a seguito della decisione del presidente Luciano D’Alfonso di assegnare la delega alle Aree interne ad Andrea Gerosolimo, di Abruzzo Civico.
D’Alessandro, infatti, in vista della probabile esclusione di Mario Mazzocca, ha liberato “per lui” il posto da sottosegretario: “Altri avrebbero dovuto fornire la soluzione, ma visto che non l’hanno fatto, lo faccio io, perché il prolungarsi di questo dibattito non risponde alle attese dei cittadini”. Anche se, come precisato dallo stesso D’Alessandro, “il presidente D’Alfonso mi ha chiesto di continuare a seguire le materie di cui mi sono occupato e dunque, da consigliere regionale, manterrò le deleghe ai Trasporti e al Turismo”.
Da Sel, però, sembrano non gradire troppo la soluzione, considerata “parziale”. Come annunciato dal coordinatore regionale Tommaso Di Febo, infatti, nell’ultima riunione del partito “è emersa la volontà chiara di espletare una vera e propria verifica politica e programmatica tra tutti i partiti della coalizione del governo regionale e il presidente D’Alfonso. È necessario discutere in modo approfondito dei problemi dell’Abruzzo. In merito alla proposta di sottosegretario per Mario Mazzocca, l’assemblea, riconoscendo e volendo preservare la qualità e la generosità dell’impegno profuso, del lavoro svolto, nonché dei risultati ottenuti dall’assessore all’ambiente, e ritenendo di voler mantenere la piena agibilità politica della sinistra nella coalizione di governo, ha ritenuto di non esprimersi positivamente per le modalità in cui la stessa è stata posta“.
Intanto dall’opposizione arrivano le prime perplessità per l’operazione che si sta tentando all’interno delle forze di governo, con il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri: “Apprendiamo con piacere che la maggioranza abbia trovato la quadra in una vicenda di cui gli abruzzesi avrebbero fatto volentieri a meno. Ora speriamo che la conclusione della telenovela porti alla convocazione delle Commissioni in modo che si possa procedere alla discussione e all’approvazione di provvedimenti importanti come quelli che riguardano le istituzioni culturali, le province, il trasporto degli studenti disabili”. Allo stesso tempo, però, Sospiri avvisa: “Se però D’Alfonso pensa di poter violare il nostro Statuto si sbaglia di grosso, nel caso in cui avesse intenzione di aggiungere un assessore. Voglio ricordare al presidente che ai sensi dell’articolo 46 bis il sottosegretario, che a questo punto dovrebbe diventare Mazzocca, coadiuva il presidente nello svolgimento dei compiti inerenti al suo mandato, partecipa alle sedute di Giunta pur non facendone parte, può seguire specifiche questioni e ha facoltà di riferire direttamente su argomenti afferenti le funzioni attribuitegli, può essere delegato a rispondere a interrogazioni di competenza dell’esecutivo. Nulla di più. Lo stesso D’Alfonso al momento di nominare Camillo D’Alessandro parlò di funzioni e non certo di deleghe. Nel caso in cui dovesse verificarsi l’eventualità di un’assegnazione di qualunque delega al nuovo sottosegretario si potrebbe configurare l’ipotesi del reato di peculato e ovviamente di nullità degli atti. Per questo continueremo a vigilare. Così come proseguiremo la nostra battaglia – conclude Sospiri – su Punti nascita, decreto Lorenzin che prevede la chiusura dei pronto soccorso e non da ultimi sui finanziamenti alle istituzioni culturali impedendo che venga perseguita la logica di figli e figliastri”.