“Sotto organico, mal retribuiti, in età avanzata (l’età media è 50 anni) e demotivati”. E’ il grido d’allarme lanciato dal Conapo di Chieti, sindacato dei vigili del fuoco, È il quadro allarmante della situazione del Corpo nazionale dei vigili del
Organico – “Le prime limitazioni al turn-over che hanno determinato la pesante carenza di organico – spiega Giuseppe Giampaglione, il segretario provinciale del Conapo – risalgono a circa otto
anni fa quando il governo decise che ogni 10 vigili del fuoco che andavano in pensione se
ne potevano assumere solo 2. Più recentemente si è passati a 5 ogni 10 ma non è bastato.
Oggi mancano 3.854 vigili del fuoco operativi su un totale di 32.734, circa il 12%».
Questa è una percentuale che non risparmia nemmeno i Vigili del Fuoco di Chieti; la
battaglia fatta e vinta da questa segreteria provinciale contro la decisione
dell’amministrazione centrale di declassamento del distaccamento Vigili del Fuoco di
Ortona e l’ottenimento dell’aumento di categoria del distaccamento dei Vigili del Fuoco di
Vasto non ha avuto i benefici previsti, in quanto a tutt’oggi il
Ministero non ha inviato il personale in più necessario a tale aumento di categoria.
Le 250 assunzioni di vigili del fuoco previste a livello nazionale dal governo per il Giubileo
non allevieranno in alcun modo le ristrettezze di organico al Comando Provinciale di Chieti
in quanto – sottolinea il segretario Conapo – si tratta di una goccia nell’oceano e tra l’altro
queste unità non sono che l’anticipazione temporale di assunzioni già previste con il
meccanismo del turn-over dimezzato”.
Mezzi – “I tagli ai budget dei Comandi ha colpito pesantemente i Vigili del Fuoco della provincia di Chieti. Possiamo contare solo su mezzi e attrezzature meno vecchie nella speranza che questi non vadano in avaria, altrimenti fra mancanza di risorse economiche per aggiustarli e burocrazia
rischiamo di non poter più garantire il soccorso”.
Stipendi – “A tutto questo aggiungiamo che il morale dei colleghi è ai minimi termini anche per
la situazione retributiva che rispetto ai colleghi di altri Corpi vede un divario negativo che va dai 300 euro mensili, nelle qualifiche più basse, sino ad arrivare a circa 700 euro di differenza nei gradi più elevati. Non abbiamo i trattamenti pensionistici legati all’attività operativa che hanno gli altri Corpi dello stato. Il personale vive questa cosa come una ingiustizia delle istituzioni, visto che il ministro Alfano continua a trattare diversamente i suoi 2 corpi preposti alla sicurezza dei cittadini, la polizia e i vigili del fuoco. In questo momento poi, si è aggiunto anche il grave problema dell’ aumento dell’età media del personale operativo, causata dalle mancate assunzioni, dall’immissione in ruolo
di personale già in età avanzata e dall’ elevazione dei requisiti di accesso alla pensione.
Secondo il nostro ufficio studi, si è innalzata quasi alla soglia dei 50 anni, una situazione
mai vista nella storia del Corpo nazionale”.
L’appello – Secondo il Conapo, “è arrivato il momento di colmare, o almeno ridurre, la forte
sperequazione retributiva che c’è tra i vigili del fuoco e gli appartenenti ad altri Corpi. Se il
premier Renzi continuerà a dimenticare il problema delle gravi ingiustizie retributive che i
vigili del fuoco subiscono rispetto agli altri Corpi, pur correndo rischi analoghi, scenderemo
in piazza. Il rischio, da evitare a tutti i costi, è quello di avere personale sempre più stanco e
demotivato”. Il sindacato dei vigili del fuoco lancia “un appello ai politici della provincia di
Chieti per ridare piena efficienza al Corpo dei Vigili del Fuoco, chiedendo azioni concrete in
vista della prossima Legge di Stabilità”.