Braccia incrociate per la prima ora e mezza del turno alla Denso di San Salvo. Lo sciopero per oggi è stato indetto dalla R.s.u. per contestare l’organizzazione del lavoro nella fabbrica che produce motorini per auto.
“Questo stabilimento ha molti lavoratori stressati sotto l’aspetto fisico e psichico perché sottoposti a turnazioni strane e stressanti – scrivono i sindacati in un comunicato diffuso davanti ai cancelli – con il lavoro al sabato e alla domenica, con il ricorso continuo allo straordinario, con i continui richiami da parte dei vari capi, lettere di contestazione ecc. con l’impossibilità di fare qualche giorno di ferie. Insomma, una fabbrica dove l’organizzazione del lavoro e la produzione non hanno niente di ordinario, ma tutto è diventato improvvisato e pesante. Si decide all’ultimo minuto con continui dietrofront e ripensamenti”.
I sindacalisti, quindi, chiedono un cambiamento nella dirigenza e nei ruoli-chiave del sito industriale. “Riteniamo – concludono – che per i sacrifici fatti da tutti i dipendenti, per la proprietà giapponese che ha molto investito in questo stabilimento, per questa R.s.u. che ha riposto molta fiducia in questa dirigenza e, per alcuni versi, snaturandosi e nel contempo sbagliando, per la certezza di un futuro positivo della fabbrica, di pretendere di avere dei dirigenti e responsabili bravi con le capacità giuste per portarci fuori da questa delicata e complicata situazione, dando il massimo delle proprie capacità e assumendosi le proprie responsabilità così come vale e come si pretende dai lavoratori e dalle lavoratrici”.
Secondo Angelo Angelucci (Cisl), l’adesione finora “ha sfiorato l’80%“.