Nuova azione legale del Comune di Vasto contro le trivellazioni petrolifere nel mare Adriatico. “Nella seduta di Giunta Comunale del 2 settembre, è stato approvata la delibera che dà indirizzo all’avvocatura comunale a di predisporre il Ricorso al Tar per impugnare il provvedimento di compatibilità ambientale di Ombrina Mareper il conferimento della concessione di coltivazione di idrocaburi davanti la nostra costa”. Lo annuncia l’assessore all’Ambiente, Marco Marra.
“Questa è l’ennesima azione legale che questa amministrazione intraprende nei confronti del Ministero e delle multinazionali del petrolio: in questi anni abbiamo presentato osservazioni tecniche contro il rilascio di compatibilità ambientali su tre diverse richieste di estrazioni petrolifere che interessano la nostra costa.
Altri due ricorsi al Tar contro i progetti Elsa (conclusosi positivamente per i Comune di Vasto) e Ombrina. Con questo terzo ricorso al Tar speriamo di ottenere la stessa sentenza avuta contro il porgetto Elsa della Petroceltic international plc Ma non ci fermeremo alle singole azioni legali. Collaboreremo con tutti gli enti e le associazioni che intraprendereanno azioni legali e politiche contro il rischio di petrolizzazione, sensibilizzando e informando il più possibile la popolazione e spronando la politica nazionale ad abolire l’articolo 35 del decreto Sblocca Italia”.
Poi una frecciata rivolta a Massimo Desiati, candidato sindaco della coalizione Vastoduemilasedici: “Qualche aspirante sindaco – attacca Marra – si accontenterebbe delle royalties che oltre ad essere vantaggiose per le sole compagnie petrolifere, in realtà non ricadrebbero sulle casse comunali ma, in minima parte, solo sulla Regione.
Abbiamo dignità e chiediamo rispetto per il nostro territorio, non ci interessano le elemosine delle compagnie petrolifere, crediamo che le alternative economiche in grado di guardare allo sviluppo sostenibile (Parco della Costa Teatina, turismo ambientale ed enogratronomico e cicloturismo) siano concretamente più efficaci dell’estrazione di petrolio di bassa qualità con alti rischi ambientali”.