Della fermata di un treno Frecciabianca alla stazione di Vasto-San Salvo se ne parlerà, eventualmente, per la prossima stagione estiva; è quanto emerso nell’ambito dell’ultima riunione con i vertici di Trenitalia e delegazioni di Vasto e San Salvo.
Secondo il consigliere comunale di Vasto, Antonio Monteodorisio, “Trenitalia si è riservata di valutare eventualmente la possibilità di una nuova fermata nella prossima stagione dopo aver esaminato i dati inerenti la popolazione e l’ afflusso turistico del nostro territorio. Dunque nulla di fatto, nessuna intesa e nessuna certezza, a differenza di Giulianova che ha ottenuto la fermata già da questa stagione”. Per Monteodorisio si tratta quindi di “una situazione incresciosa che si trascina da giugno allorquando con roboanti annunci il centrosinistra aveva dichiarato il raggiungimento di un accordo tra Regione e Trenitalia. Tutto falso purtroppo, disilluse le aspettative degli operatori turistici e dei cittadini“. Dito puntato, inoltre, contro l’assenza dei rappresentanti politici regionali, che per Monteodorisio “dimostra quanto questo governo regionale abbia a cuore il nostro territorio, nonostante Vasto sia governata da analoga compagine di centrosinistra e da un sindaco presidente dell’Anci, carica prestigiosa quanto infruttuosa per il nostro territorio”.
Sullo stesso tenore le dichiarazioni del sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca, e del presidente del Consiglio comunale, Eugenio Spadano: “A che gioco sta giocando la Regione Abruzzo che invece di sostenere le giuste aspirazioni e motivazioni della stazione ferroviaria di Vasto-San Salvo sembra remare contro a tal punto di avere disertato a Roma il previsto incontro con Trenitalia? Aspettiamo di essere riconvocati in attesa di vedere se questa volta la Regione Abruzzo avrà la capacità di tutelare gli interessi di San Salvo e Vasto”. Magnacca e Spadano chiedono infine “come mai la Regione Abruzzo abbia agevolato e sostenuto per le fermate dei treni veloci la stazione di Giulianova pur essendo Vasto-San Salvo partiti notevolmente e a giusta ragione prima della città teramana”.