Dopo l’annuncio delle dimissioni da parte del commissario del Consorzio di bonifica Sud di Vasto, Sandro Annibali, e le prime reazioni politiche (qui l’articolo), arriva anche la pressante richiesta di un intervento risolutivo della drammatica situazione dell’ente da parte dei dipendenti, che – sulla scia di quanto rimarcato dallo stesso commissario – lamentano “faide e complotti politici” che stanno finendo di aggravare la già delicata situazione.
“Per anni – scrivono da Consorzio – i dipendenti sono stati rassicurati sulle possibili entrate che avrebbero potuto in parte contrastare il debito consortile, ma nulla è accaduto. L’ingente debito, 16 milioni di euro accertato a luglio 2014, impedisce all’ente l’adempimento delle proprie funzioni. Il commissario Annibali si è trovato da solo ad affrontare innumerevoli e atavici problemi lasciati in eredità dalle precedenti gestioni. Ha messo in atto tutto quello che è stato in suo potere per assicurare il servizio irriguo ai consorziati, senza dimenticare neppure per un istante che la tutela degli interessi dei consorziati è finalità istituzionale dell’ente, obiettivo primario e strutturale dello stesso. Il commissario ha dovuto pagare le mensilità arretrare del 2013, 2014 per poi procedere all’erogazione di quattro stipendi dell’anno scorso. Con la conferma delle sue dimissioni, il commissario ha lasciato i dipendenti nello sconforto più totale”.
Quindi, dopo aver ricordato i problemi legati ai finanziamenti, l’appello alla politica: “Basta con le faide, così come denunciato dallo stesso Annibali, il Consorzio si è trovato al centro di polemiche inutili. Sono diatribe che non portano risultati per l’ente che, nonostante tutte le problematiche economico-finanziarie, con enormi sacrifici e sottraendo risorse al già precario bilancio, ha consentito l’approvvigionamento idrico sia al comparto irriguo che a quello umano e industriale. I dipendenti ricordano che la delibera regionale di nomina del commissario Annibali stabiliva l’indizione delle elezioni entro il mese di novembre 2015, pertanto chiedono alle associazioni agricole di interessare l’organo politico affinché venga nominato un commissario funzionario regionale o funzionario delle associazioni già presenti nella consulta per il ripristino immediato degli organi consortili democratici. È giunto il momento di mettere da parte le polemicucce da quattro soldi e prestare la massima attenzione verso un ente che è stato un vero e proprio volano di sviluppo nel mondo agricolo e non solo. Basta complotti politici, i dipendenti chiedono l’intervento di tutte le forze politiche locali per tentare il salvataggio del Consorzio che versa in una situazione disastrosa, al limite del dissesto finanziario. Non saranno più tollerate scelte scellerate, promesse non mantenute, con l’avvertimento al mondo politico che i dipendenti non saranno più spettatori inermi e nel caso estremo adiranno le vie della legalità“.