Questa volta è ufficiale: dopo diversi giorni di incertezze, il commissario del Consorzio di bonifica Sud di Vasto, Sandro Annibali, ha gettato la spugna. Di recente era stato al centro di roventi polemiche tra centrodestra (qui l’articolo) e il centrosinistra (qui la replica).
L’ormai ex commissario, in una nota alla stampa, nel comunicare la sua decisione ha tenuto a fare anche delle precisazioni: “Il disavanzo di amministrazione ammontava al 31.12.14 a € 10.135.534,16. La rinuncia al ricorso al TAR cui si accenna in più passaggi sulla stampa, è risultata propedeutica al recupero del finanziamento di € 5.000.000,00 per il completamento della Diga di Chiauci, già in appalto. Per quanto riguarda il finanziamento dei lavori di adeguamento funzionale degli impianti della Val di Sangro, si precisa che a seguito di contatti con l’ex Commissario Agensud Ing. Roberto Iodice, nel mese di Gennaio u.s. è stata presentata richiesta di finanziamento secondo la normativa “Riconversione interventi irrigui” Delibera CIPE 92/10 D.M: 12822 del 20.12.2014. Aggiungo che il compenso deliberato per il Commissario coincide con quanto a suo tempo stabilito per il solo Presidente e cioè € 2.100 lordi al mese”. Quindi la decisione: “A questo punto aggiungo che non potendo lavorare con serenità d’animo e constatando la sistematica mancanza di collaborazione da parte di tutte le forze interessate, mi dimetto dall’incarico ritenendo il clima al contorno assimilabile ad una vera propria faida. Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale dell’Ente”.
La notizia, naturalmente, ha registrato la soddisfatta reazione dell’onorevole Fabrizio Di Stefano: “Riconosciamo dignità al commissario del Consorzio di bonifica Sud, l’architetto Annibali che, all’indomani della nostra conferenza stampa per denunciare lo stato disastroso in cui versa l’Ente, ha rassegnato le proprie dimissioni, confemando che le nostre critiche erano giuste. Infantili – sottolinea Di Stefano – sono state invece le risposte del Pd locale che non ha trovato di meglio da fare se non criticare il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca e l’ex presidente del Consorzio, Fabrizio Marchetti. La pochezza delle loro motivazioni trova, per fortuna, pronta smentita nelle dimissioni del commissario Annibali che ha invece, di fatto, confermato la drammaticità della situazione in cui si trova il Consorzio. Ora – conclude Di Stefano – speriamo venga restituita la parola ai consorziati e che la Regione non pensi solo a sistemare l’appetito di qualche uomo di partito e trovi risposte concrete alle esigenze del territorio”.
Il Pd, invece, con Gennaro Luciano e Antonio Colonna, esprimono “da parte di tutto il coordinamento del Partito Democratico del Vastese solidarietà e sincero ringraziamento per il lavoro svolto in una situazione che definire difficile è un eufemismo. Non posso però ribadire ancora una volta che il consorzio è stato lasciato pieno di debiti da altri ed essi non sono stati incrementati né dal dimissionario commissario, né dal centrosinistra, ma dalla gestione del centrodestra e di Forza Italia, rappresentata dal senatore Di Stefano e dal Sindaco Magnacca. Auspichiamo adesso che la Regione nomini un Commissario che nel solco tracciato da Annibali possa risanare l’ente dalle nefandezze del centro destra, sperando nella nomina di un amministratore del territorio“.
Intanto Camillo D’Amico, presidente Copagri Abruzzo, sull’argomento ha già scritto al presidente D’Alfonso e all’assessore Pepe, chiedendo rassicurazioni sulle elezioni consortili: “Il commissariamento di un Ente deve rispondere a ragioni di urgenza con tempi certi e limitati. Il mandato che era stato conferito all’ex commissario è stato così tanto che, pare, siano state avviate le procedure per l’indizione delle elezioni consortili. Queste non sono più rinviabili, ma necessarie perché ridiano all’Ente un governo democratico e rappresentativo, essendo espressione dell’utenza consortile che paga gli oneri. La postazione di commissario non può e non deve risultare come consolazione o di mera sistemazione agli amici di cordata, ancor più quando si tratta di un Ente con una complessa e delicata situazione finanziaria come lo è il Consorzio di bonifica Sud con sede a Vasto, né essere a tempo indefinito. A parer nostro giusto sarebbe dare l’incarico, limitato nel tempo e con solo il rimborso delle spese vive, ad un esponente del mondo agricolo che governi l’ordinario per evitare il dissesto finanziario ed indìca le elezioni consortili entro il corrente anno 2015. Nel frattempo, in ragione di una non più rinviabile urgenza di una riforma anche in quest’ambito, bene sarebbe capire e comprendere cosa avete in mente di fare per il futuro dei Consorzi di bonifica in termini di ruolo e funzioni oltre che nel numero”.