I lavoratori della Fondazione Mileno di Vasto hanno ricevuto nei giorni scorsi lo stipendio di giugno. “Lavoratori senza certezze”, afferma Daniele Leone della Cgil.
“E’ trascorso un anno – scrive Leone in un comunicato – da quando i lavoratori della Fondazione padre Alberto Mileno di Vasto, un bel giorno si soni visti recapitare nella busta paga una lettera, dove gli si comunicava: “possibili ed eventuali ritardi nei pagamenti delle mensilità”. Nessuno di loro però si sarebbe immaginato un ritardo così lungo, un ritardo di un anno che ha prodotto difficoltà per loro e per le famiglie che hanno vissuto e stanno vivendo una situazione angosciante, demoralizzante, non solo per il protrarsi cosi a lungo della crisi, ma per le difficoltà oggettive che hanno dovuto affrontare: il pagamento delle utenze o delle rate del mutuo, ma anche nel vivere la vita quotidiana in armonia. I lavoratori della Fondazione vivono da un anno nella speranze ricevere lo stipendio il dieci di ogni mese come accadeva fino al mese di agosto del 2014. Oggi questi lavoratori non hanno più certezze, quel dieci del mese non è più la data dello stipendio, è diventato il giorno dell’angoscia. E pensare che da circa un anno hanno trovato la forza di mettere in atto numerose iniziative, sono riusciti a portare in piazza, sui media, nelle aule del Senato della Repubblica, nel consiglio regionale, nel consiglio comunale di Vasto e nelle sedi delle Asl e dell’assessorato alla Sanità, la voce della loro disperazione, delle loro difficoltà.
Hanno criticato e giustamente quanti hanno una parte di colpe ma soprattutto, hanno saputo dire basta al falso buonismo, alle strette di mano di circostanze e alle false promesse, hanno rivendicato con rispetto il loro diritto, hanno difeso i posti di lavoro e soprattutto hanno difeso la struttura che dà occupazione ed è una risorsa per il territorio del vastese. In tutte le sedi, con chiarezza hanno ripetuto che a pagare la crisi sono stati soprattutto loro, le 250 famiglie che hanno vissuto senza stipendio Natale, Pasqua e Ferragosto. Ora dicono basta e chiedono a tutti, ai Vertici della Fondazione Padre Alberto Mileno, alla Asl e alla Politica, che è arrivato il tempo di trovare una soluzione definitiva e che deve cessare l’odissea del dieci del mese, dove i lavoratori si chiedono: ‘Pagano o non pagano lo stipendio?’.
Basta con questo ritornello stonato che da un anno risuona nelle loro menti. Per questo lanciano questo appello, trovare immediatamente una soluzione definitiva. Non vogliono rivivere un altro Natale di crisi, non vogliono sentirsi umiliati, perchè è dura per un padre e una madre di famiglia non avere i soldi per pagare con regolarità le utenze, le rate del mutuo, e fare la spesa. Ciò fa stare male le persone, e sanno che nessuno potrà mai ripagarli di questo danno, ma proprio perchè hanno sofferto chiedono che le loro lotte messe in campo in questo anno di crisi, all’Aquila, Campobasso, Chieti, Pescara e Foggia per chiedere alle Asl di pagare le prestazioni alla struttura, lo hanno fatto con la speranza di arrivare ad una risoluzione della crisi. Intanto questa mattina è arrivato lo stipendio del mese di giugno e ringraziamo per questo quanti in questo anno di crisi si sono adoperati al nostro fianco nella ricerca di una risoluzione del problema, pensiamo all’assessore alla sanità Silvio Paolucci, al consigliere Francesco Menna, al Direttore Generale facente funzioni Dott. Flacco, al Dott. Angelo Muraglia resp. Agenzia Sanitaria e a tutti loro chiediamo un ultimo sforzo di aiutarci a farci vedere la luce alla fine del tunnel.
Siamo consapevoli che il lavoro fin qua svolto non sia ancora sufficiente a farci uscire definitivamente dalla crisi e farci tornare alla normalità, per questo chiediamo un ulteriore impegno affinché torniamo a ricevere lo stipendio ogni dieci del mese, come è giusto che sia. Vogliamo ritornare a vivere la serenità perduta nelle nostre famiglie e lasciare ad altri questi problemi che non appartengono ai lavoratori”.