“Nei giorni scorsi si è tornati a parlare del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Pio di Vasto attraverso le parole di encomio al personale da parte del primario, dottor Lorenzo Russo rilanciate dalla stampa regionale e locale. È vero, senza gli operatori non si fa la sanità, e meno che mai in un periodo di ristrettezze: senza la generosità, l’abnegazione e la buona volontà del personale in aggiunta alla indiscussa professionalità non si danno risposte ai problemi di salute. Peccato i tempi d’attesa”.
È l’esponente del Pd e candiato alle primarie per le amministrative 2016 Angelo Bucciarelli a intervenire sulla situazione del Pronto soccorso dell’ospedale di Vasto, “che combatte con spazi sempre troppo angusti, con una carenza di personale cronica! Dagli ausiliari e gli infermieri, ai medici: sostituzioni fatte solo parzialmente, con due medici che per problematiche di salute non possono essere utilizzati appieno, con due medici esonerati dalle notti e una in congedo di maternità. Se va bene a settembre, quando ‘la guerra un po’ si placa’ arriverà un medico”.
Per Bucciarelli, comunque, “non sono i numeri bruti delle prestazioni a fare di Vasto uno dei PS più impegnativi della Regione, ma la elevata percentuale di codici gialli, i pazienti critici. Il PS di Vasto e del Vastese serve una ampia estensione di territorio con una popolazione di 100.000 persone che raggiunge in estate le 160-170.000 unità”.
Per questo, “se quello Vasto, nella rete ospedaliera, come ospedale periferico ha per diverse problematiche un ruolo di transito, deve essere strutturato per rispondere a questo ruolo con personale, spazi e strutture. Come la TAC per l’emergenza di cui si parlava tempo fa. I posti letto in OBI (Osservazione Breve Intensiva) nel ridisegno della rete ospedaliera andrebbero calcolati sugli accessi al PS più che sui posti letto ospedalieri con la ratio di coniugare sicurezza e appropriatezza. La posizione geografica di Vasto e la orografia del vastese impongono scelte che non si limitino ad applicazione degli standard, scelte che la politica non può fare a prescindere dal territorio e dagli operatori”.
“Con queste premesse – conclude Bucciarelli – mi associo alle parole del dottor Russo ringraziando, da vastese, tutto il personale”.