“Caro Presidente, questo è il mare d’Abruzzo. Lei, oggi, ci porterebbe la sua famiglia. Ma lo farebbe se di fronte ci fosse una gigantesca piattaforma petrolifera? Questo patrimonio non è solo suo ma di tutti noi e dei nostri figli. Ecco perchè le chiediamo di non svenderlo”. È questo il testo sul retro della cartolina indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi che reca sul fronte una veduta aerea di Punta Aderci e la scritta “Saluti dall’Abruzzo”. Stampate in cinquantamila copie su iniziativa di Confesercenti, in questi giorni vengono distribuite negli stabilimenti balneari. “Ai turisti presenti in Abruzzo chiediamo di darci una mano – spiegano il presidente di Fiba-Confesercenti Giuseppe Susi ed il responsabile Turismo sostenibile di Confesercenti Simone Lembo – perché il governo deve capire che non può immaginare di umiliare il turismo per tutelare gli interessi di pochissimi. La campagna è di forte impatto: chiediamo una mobilitazione dei turisti proprio in altissima stagione, proprio quando le strutture sono piene. Perché ogni azione pacifica per allontanare Ombrina e le trivellazioni dalla costa dell’Adriatico va portata avanti fino alla fine e noi non ci rassegniamo”.
L’associazione di categoria, nel corso di un incontro a Pescara, ha rilanciato sul Parco nazionale della Costa Teatina. “Abbiamo avuto ventitré anni per decidere, discutere, dividerci, mentre il Cilento ne ha impiegati appena quattro per costituire il Parco nazionale. Non diventiamo ridicoli, ora il Parco nazionale della Costa Teatina si faccia e subito“. Il presidente di Confesercenti Abruzzo Daniele Erasmi ed il direttore Enzo Giammarino incalzano: “Ci stupisce che le richieste di rinvio arrivino da quei settori del mondo produttivo che spesso invocano un decisionismo radicale mentre adesso chiedono ancora rinvii, forse cercando di battere ogni record con oltre venti anni di rimbalzi e inerzia. Il Parco è una esigenza per il turismo e l’agroalimentare, una necessità economica vera e propria: non è un caso che sia il turismo l’unica categoria economica che torna a crescere anche nel 2015, anche in Abruzzo“.
Secondo uno studio della Confesercenti su dati Unioncamere e Movimprese, infatti, il primo trimestre del 2015 si è chiuso con un inatteso segno positivo per il numero di imprese che operano nel turismo. Rispetto allo stesso periodo del 2014, l’Abruzzo ha visto crescere le imprese turistiche a ritmi sostenuti: +2,6 per cento a Pescara, +2,11 per cento all’Aquila, +0,9 per cento a Teramo, +0,5 per cento a Chieti. Numeri in netta controtendenza, basti pensare che nello stesso periodo l’industria ha perso pezzi in tutto il territorio: -2,37 per cento all’Aquila, -1,68 a Pescara, -0,7 a Chieti, -0,1 a Teramo. “Conosciamo il potenziale del nostro territorio e adesso, finalmente, l’economia sta dando ragione a questa certezza. Attenderemo i dati di fine stagione, ma la crescita del numero di imprese operanti nel settore – spiegano ancora Erasmi e Giammarino – dimostra che il mercato sta crescendo. E si cresce di più dove il marchio è forte: nella sola città di Agropoli, nel Cilento, i posti letto sono passati in pochi anni da 800 ad oltre 2000. Il che vuol dire lavoro, occupazione, indotto”. Modello che si vorrebbe replicare in Abruzzo, attraverso la concretizzazione del Parco.