“Appare quanto meno singolare la richiesta avanzata, nei giorni scorsi, da alcune associazioni ambientaliste, quale quella di considerare la presenza dell’uccello Fratino tra i parametri per l’assegnazione della Bandiera Blu”. Lo afferma Carlo Centorami, presidente dell’associazione Vasto Libera.
“Questo uccello nidifica sulle coste di tutto il mondo, tranne che su quelle americane. E’ certamente una specie protetta ma tra questo e rendere la sua presenza opportuna per l’assegnazione del riconoscimento del vessillo per la qualità ambientale delle acque marine, ce ne passa.
Sono, infatti, trentatré i criteri di valutazione per l’assegnazione della Bandiera blu e si basano tutti su aspetti quali l’educazione ambientale e l’informazione, la qualità delle acque di balneazione, la gestione ambientale ed i servizi e sicurezza. Estendere i parametri anche ad altre caratteristiche, al fine della valutazioni per la Bandiera blu, significherebbe snaturare le ragioni di fondo che portano a tale riconoscimento.
Per quanto appartenente ad una specie protetta, non è possibile assumere il Fratino quale indicatore, al pari della qualità delle acque o dei servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni. E’ un uccello che nidifica su tante coste dei paesi europei ed il suo inserimento tra i parametri da prendere in considerazione comporterebbe uno squilibrio nei criteri di assegnazione. Cosa accadrebbe se, da ogni territorio, fossero avanzate richieste di questo tipo, in virtù di una qualche presenza particolare utilizzata per forzare la mano di chi assegna il vessillo blu? Anche nella Lecceta di Torino di Sangro nidifica il Fratino e lì sono presenti oltre 50 esemplari. E poi, perché proprio il Fratino e non qualunque altra specie, ugualmente protetta, presente sui territori italiani e di altri paesi d’Europa?
Leggiamo piuttosto motivazioni speculative e speciose in tale proposta, atteso che considerare la presenza del Fratino tra i parametri da rispettare potrebbe comportare la minore considerazione di altri parametri ambientali, indispensabili, invece, perché sia attestata l’autorevolezza di chi consacra un territorio quale meritevole di Bandiera blu.
Questo testo sarà inviato ai responsabili delle sedi regionale e nazionale della Fee, assegnataria della Bandiera blu”.