“Si tiene questa mattina presso la Prefettura di Chieti, un tavolo tecnico sulla carenza idrica del Vastese e sulla diga di Chiauci. Per la seconda volta, a distanza di pochi giorni, vengono esclusi dal tavolo i rappresentanti del mondo agricolo, nonostante le richieste inviate da Cia e Copagri al Prefetto di Chieti”.
Lo riferiscono in una nota congiunta Nicola Antonio Sichetti, presidente Cia Chieti, e Camillo D’Amico, presidente Copagri Abruzzo, che aggiungono: “Un incontro chiesto per analizzare ed affrontare la questione con una regia unica che tutele tutte le categorie che utilizzano l’acqua della diga di Chiauci, dalla potabile, all’irriguo, all’industriale. Gli agricoltori che pagano i contributi e sono l’unica entrata certa che permette l’esistenza del Consorzio che gestiste a monte (diga di Chiauci) ed a valle (traversa S.G. Lipioni ed adduttore) le opere che permettono l’utilizzo della materia prima (l’acqua), vengono puntualmente esclusi da qualsiasi incontro”.
Per Sichetti e D’Amico, “agli agricoltori non si può continuare a chiedere solo il pagamento senza fornire i servizi. Per effetto delle rotture sull’adduttore la maggior parte di produzioni orticole sono andate distrutte senza ricevere nessun tipo di risarcimento”.
Da qui la decisione: “Se si decide di penalizzare ancora questo settore, saremo costretti a manifestare ed occupare la sede del Consorzio di Bonifica Sud per essere ascoltati dagli organi di governo”.