Nuovo appuntamento giovedì 6 agosto, alle 22, a Palazzo d’Avalos, con la rassegna “Musiche in cortile” .
Perla incontra le regine che hanno scritto la storia del jazz e del blues insieme a musicisti di grande talento che impreziosiscono il concerto grazie all’originalità degli arrangiamenti e al sound, raffinato, intenso, ricco di groove e atmosfere, attraverso un viaggio americano al di là dello spazio e del tempo, in cui ci si può ritrovare, senza una cronologia storica rigida, in un jazz club della 52th e un attimo dopo sul Sunset Boulevard, giù nel Delta o in un vicolo di Harlem, a Woodstock, o semplicemente, in un motel con un tizio che suona la tromba nella camera a fianco…
Billie Holiday, Ella Fitzgerald, Aretha Franklin, Diane Schuur, Erikah Badu, Norah Jones, Janis Joplin… e lungo la strada capiterà d’incrociare Sam Cooke, Tom Waits, persino i Rolling Stones…
PERLA
L’istinto puro di chi riceve un dono, la suadente voce black di un’ abruzzese nelle cui corde vocali scorre la linfa della più grande tradizione jazz & rithm’n’blues, la buona dose di coraggio necessaria per confrontarsi con i grandi del soul e non solo… in una sola parola: Perla…
Emanuela Donati nasce nel 1982 a Pescara e rinasce come Perla, nella vita prima e nella musica poi, nel 2010..
Ha sempre tenuto nascosto il suo talento e il suo entusiasmo per il canto fino a pochi anni fa… fino a quando l’esigenza di mettersi in gioco è diventata assoluta… iniziando così a frequentare le prime jam sessions
E proprio durante una serata in cui era una “semplice” spettatrice, battezza la sua nuova identità con grandiosa potenza. L’occasione è fortuita: viene chiamata a cantare da un amico, ma vuole prendere tempo e fumare una sigaretta, il microfono si frappone, imponente, tra lei e l’uscita. L’attrazione è troppo forte, fatale, giusta. Decide di cantare, improvvisando… ed è un vero trionfo. Di qui in poi Perla e la musica non si sono più lasciate. Comincia a tenere concerti con musicisti e formazioni spesso differenti, sperimentando ed evolvendosi. I musicisti vanno e vengono, cambiano, ma la voce di Perla rimane il centro attorno al quale l’armonia prende forma.
-Nel 2012 l’incontro con ARTURO VALIANTE piano, ABRAMO RITI Hammond, WALTER MONINI bass, BRUNO MARCOZZI drums, SABATINO MATTEUCCI saxes, da cui nasce l’esaltante esperienza di “Perla and the Jazzmen” con il progetto “from Billie to Janis…”, un progetto in continua evoluzione che ha portato la band a tenere numerosi concerti in club, piazze e festivals e che si è arricchita recentemente della preziosa tromba di CLAUDIO CESAR CORVINI.
-Dopo una pausa di nove mesi e l’arrivo di Naima, Perla è rientrata lo scorso 26 settembre a Teramo, registrando il sold out in teatro con il concerto “Perla is back”, che, oltre ai Jazzmen, ha avuto per la prima volta in line up la chitarra blues di LUCA GIORDANO.
-Da quest’esperienza è nato il progetto Perla ” Blue Pearls” ft. Luca Giordano, con cui ha girato inverno e primavera 2015.
-Nell’estate 2015 sarà impegnata a luglio col talentuoso trombettista newyorkese WAYNE TUCKER ed il suo “Orguitan quartet” (MASSIMO BARRELLA guitar, ALESSIO BUSANCA Hammond, STEFANO DE ROSA drums), mentre in agosto col grande sassofonista e flautista JAMES THOMPSON (ABRAMO RITI Hammond, piano, MASSIMO BARRELLA guitar, BRUNO MARCOZZI drums)
Piccoli tasselli dunque, che compongono il quadro di una jazzwoman old school: tutta istinto e voce.
JAMES THOMPSON
James Thompson nato a Cleveland (Ohio), si sente profondamente californiano perche? quando aveva due anni la sua famiglia si trasferi? a Los Angeles.
Teenager negli anni Sessanta in California, crebbe in un’epoca interessante ascoltando di tutto: soul, R&B, rock, jazz, pop e blues. In quegli anni, infatti, ogni stazione radiofonica trasmetteva tutti gli stili, gli artisti e i generi musicali. Fu profondamente influenzato da quella musica, come pure dai tempi turbolenti che gli Stati Uniti stavano attraversando negli anni Sessanta: tempi che cambiavano velocemente.
Inizio? a cantare all’eta? di due anni. Dopo aver militato come corista in diversi gruppi degli anni ’60 e ’70, comincio? a esibirsi come solista verso il 1984. Parallelamente porto? avanti anche la sua passione per la musica strumentale: dopo tre anni di clarinetto, inizio? a suonare il sax alto nella banda della scuola all’eta? di 15 anni.
Nel 1973 lascio? l’universita? e si mise per strada con un gruppo di musicisti/compagni di scuola. Erano giovani e pazzi. Viaggio? molto, principalmente nella West Coast e in Canada.
Nel 1976 ando? anche in Giappone, dove suono? con i Platters e gli Olympics, due gruppi che avevano raggiunto il successo negli anni Cinquanta.
Sono stati la house band allo “Starwood” di Hollywood, dove hanno suonato anche con Edwin Starr il suo piu? grande successo: “War, what is it good for?”.
Nel 1978 fondo? insieme al suo amico Dave Smith il gruppo fusion “Squash”, con cui portarono il fusion-jazz in locali underground nel sud e nel centro della California.
Nel 1980 e 1981 registro? due dischi con Andy J. Forest, un amico di vecchia data con la cui band venne per la prima volta in Italia nel tour del 1983.
Colpito dall’accoglienza e soprattutto stimolato dalle esperienze musicali, ci si stabilisce.
Ha inizio cosi? la sua brillante carriera italiana, che lo porta a suonare ed incidere con alcuni grandi artisti come Paolo Conte, Jestofunk, Spagna, Timoria, Tommy Vee e Zucchero, partecipando con quest’ultimo dal 1987 ai tour europei, internazionali e ai grandi Festival musicali come il Montreaux Jazz Festival e il Rock am Ring in Germania.
Suona in sedi prestigiose come The House of Blues a Los Angeles, The Beacon Theater a New York, The Kremlin, il Royal Albert Hall e molte altre.
Collabora inoltre come front-man, vocalist e strumentista in gruppi appartenenti a vari generi musicali, il che sottolinea la sua grande versatilita?.
Artista dotato di grande creativita?, si dedica costantemente alla composizione di musica, che propone anche con i suoi progetti live, in cui si respirano influenze che vanno dal soul al jazz, al funk, al pop-rock e al contemporary folk.